14/12/2021 di Redazione

Furto di identità e frodi creditizie, salgono i casi in Italia

Secondo l’osservatorio di Crif, nel nostro Paese le truffe creditizie realizzate in seguito a furto di identità sono cresciute dell’8,7% nel 2021.

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Il furto di dati e credenziali di account può trasformarsi in furto di identità quando i criminali informatici usano le informazioni personali e bancarie delle loro vittime per realizzare ogni genere di truffe. Una delle tipologie più popolari è quella delle truffe creditizie, nelle quali si finge di essere qualcuna altro per ottenere credito o acquisire beni, con la premeditata intenzione di non rimborsare il finanziamento e di non pagare per il prodotto o servizio acquisito. E il fenomeno non accenna a diminuire. 

 

Secondo i dati dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da Crif – MisterCredit, nel 2021 rispetto al 2020 in Italia le frodi creditizie perpetrate mediante furto di identità sono cresciute dell’8,7%. I casi di utilizzo illecito di credenziali per acquisire beni e servizi senza pagarli sono stati 12.197, per un totale di circa 63 milioni di euro di danni stimati. Nonostante il numero delle truffe sia aumentato, la somma dei danni è calata rispetto ai 65 milioni di euro stimati da Crif per il 2020, e questo significa che il valore medio del danno per ciascuna truffa è scesi leggermente (dai 5,792 euro del 2020 ai 5.168 euro del 2021).

 

Guardando ai dati di Crif si nota che c’è spazio per truffe grandi e piccole: quelle con importo inferiore a 1.500 euro sono il 125 del totale, quelle comprese tra 1.500 e 3.000 euro sono il 13%, quelle da 5.000 a 10.000 sono il 12,1%, quelle superiori a 10.000 euro sono il 20%. Quasi metà dei casi riguarda l’acquisto fraudolento di elettrodomestici.

 

“Nell’ultimo anno e mezzo la diffusione della pandemia ha prodotto impatti significativi sul credito alle famiglie, tanto che nel 2020 le richieste di prestiti hanno subito una flessione complessiva del 21,6% rispetto al 2019 per poi riportarsi su volumi prossimi a quelli pre crisi solo alla fine del primo semestre 2021”, ha commentato Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di Crif. “Con il consolidamento della ripresa sono ripartiti anche i prestiti a sostegno dei consumi e, purtroppo, anche le frodi creditizie. A fronte di una maggiore difficoltà a effettuare frodi fisiche in banca o presso gli sportelli fisici, lo sviluppo dell’e-commerce ha contribuito alla crescita dei casi perpetrati sui canali virtuali, dove le verifiche possono essere meno efficaci”.

 

Qual è il profilo tipo delle vittime? Nel 64,1% dei casi si tratta di uomini, mentre tra le regioni di residenza spiccano Campania (con quasi 1.900 casi), Lombardia (oltre 1.500), Sicilia (circa 1.400) e Lazio (più di 1.300). La fascia di età in cui si concentra il maggior numero di casi (poco meno di un quarto del totale) è quella compresa tra i 18 e i 30 anni, nonostante in questo segmento anagrafico il ricorso al credito sia decisamente inferiore rispetto ad altri. In generale si abbassa l’età media delle vittime, complice il fatto che i più giovani sono poco attenti alla protezione di dati e device.

“Solo cinque anni fa la classe più colpita era quella dei 41-50enni, con quasi il 28% dei casi, mentre gli under 30 rappresentavano solo il 15,2% del totale”, ha aggiunto Rubini. “Questi dati dovrebbero farci riflettere sull’eccessiva disinvoltura con la quale molti giovani, per quanto dotati di una maggiore dimestichezza con la tecnologia, non prestino adeguata attenzione alla tutela dei propri device e alla oculata gestione delle proprie informazioni personali e credenziali diventando facili prede dei frodatori”.

 

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