03/08/2015 di Redazione

HoloLens, il computing olografico di Microsoft arriva nel 2016

Una prima versione del visore di realtà aumentata, progettato per interagire con Windows 10, sarà resa disponibile agli sviluppatori e agli utenti aziendali già l’anno prossimo. A svelarlo è stato lo stesso Satya Nadella. Ma gli HoloLens saranno “maturi”

immagine.jpg

Gli HoloLens di Microsoft sono pronti a cambiare l’esperienza di interazione con Windows 10, su Pc, tablet o telefono. I visori di realtà aumentata, annunciati qualche mese fa e già presentati alla stampa in forma prototipale, arriveranno in una “prima versione” già l’anno prossimo. Lo ha fatto sapere l’amministratore delegato di Microsoft, Satya Nadella, in una intervista video concessa alla Bbc. Nell’intervista Nadella, dopo aver ricordato come Windows 10 segni per Microsoft e i suoi utenti l’inizio di una nuova era di “computing più personale”, ha accennato agli HoloLens spiegando che una prima versione del visore, destinata agli sviluppatori e ai clienti aziendali sarà disponibile già nel 2016.

Ma quello degli HoloLens, ha sottolineato il Ceo, sarà “un viaggio della durata di cinque anni”, che arriverà a uscire dai confini del computing per abbracciare altri ambiti di interazione fra uomo e tecnologie. Ci vorrà tempo prima che un accessorio di questo tipo possa affermarsi (e la lezione dei Google Glass, in tal senso, è significativa), ma dalle applicazioni verticali per l’industria, i media e la produzione di contenuti, l’healthcare, la logistica, il retail – per citare alcuni degli ambiti più pronti ad adottare la realtà aumentata – gli HoloLens nel medio periodo potranno raggiungere una platea di utenti generica.

 

 

A dispetto della somiglianza estetica a un visore 3D, come Oculus o il Gear VR di Samsung, HoloLens è un dispositivo indossabile di realtà aumentata per il “computing olografico”. Un accessorio pensato per interagire con Windows 10 arricchendone e modificandone l’esperienza d’uso: permette, per esempio, di scrivere o disegnare su uno schermo virtuale (olografico, appunto) che compare nel campo visivo di chi lo indossa, oppure di creare e condividere modelli 3D creati con applicazioni specifiche o con Minecraft.

Le possibilità di questo oggetto sono, comunque, ancora tutte da scrivere. Qualche settimana fa Microsoft ha pubblicato un bando rivolto al mondo accademico, mettendo in palio cinque premi da 100.000 dollari e due kit di sviluppo per HoloLens per i migliori progetti nati in seno alle università statunitensi.

 

ARTICOLI CORRELATI