26/11/2019 di Redazione

Hpe non soddisfa le attese, ma Antonio Neri è fiducioso

L’amministratore delegato dell’azienda californiana pronostica per i prossimi anni una “crescita sostenibile e profittevole”. Nel frattempo, nei risultati dell’ultimo trimestre e dell’interno anno fiscale spicca il calo di fatturato.

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L’amministratore delegato di Hpe (Hewlett Packard Enterprise), Antonio Neri, l’ha definito come “un anno fiscale di grande successo”. Ma il 2019, considerato dal punto di vista del bilancio, si è chiuso con un quarto trimestre che ha portato ricavi inferiori alle attese degli analisti di Wall Street. I profitti, in compenso, hanno superato i pronostici e sono tornati in positivo, risalendo dal rosso di un anno fa. Complessivamente in ogni caso i numeri non hanno convinto il mercato, provocando un calo del 4% del titolo nella contrattazione after hours.

Nel trimestre l’azienda della Silicon Valley ha ottenuto ricavi pari a 7,22 miliardi di dollari, valore in discesa del 9,2% anno su anno e leggermente inferiore ai 7,4 miliardi di dollari attesi dagli analisti. La contrazione delle vendite è stata più marcata per i prodotti di storage e data center, scesi del 10,5% a valore anno su anno, mentre l’offerta per le reti wireless è calata del 6,5%. 

L’utile netto dei tre mesi è stato di 480 milioni di dollari, valore non alto in relazione al giro d’affari ma che rappresenta un’apprezzabile risalita rispetto ai 757 milioni di dollari di rosso del quarto trimestre 2018. Il miglioramento, tuttavia, è ascrivibile soprattutto a dinamiche di tipo fiscale.

Allargando lo sguardo all’intero anno fiscale, per i ricavi (29,1 miliardi di dollari) si osserva un calo del 6% sul risultato del 2018, mentre l’utile netto è sceso del 44%, (a 1,05 miliardi di dollari). Ciononostante, il Ceo Antonio Neri ha commentato i numeri parlando di un “anno fiscale di grande successo, segnato da performance forti e costanti. Attraverso una execution rigorosa abbiamo migliorato la profittabilità in tutta l’azienda e superato in modo significativo il nostro originario outlook sulle entrate non-Gapp e sul cash flow”

D’altra parte non è un mistero il lavoro di trasformazione strategica portato avanti da Hpe negli ultimi anni, già sotto la guida di Meg Whitman. Ora Neri si è detto “fiducioso nelle nostre capacità di ottenere una crescita sostenibile e profittevole, continuando a deviare la nostra offerta verso soluzioni a maggior valore e software-defined, e continuando a mettere in alto la svolta verso un’offerta totalmente as-a-service entro il 2022”.

 

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