13/07/2023 di Roberto Bonino

Hybrid cloud ed Everflex motori di crescita per Hitachi Vantara

La combinazione di fattori tecnologici e operato del canale hanno contribuito al 28% di aumento del giro d’affari realizzato in Italia. Quasi la metà deriva da nuovo business, in una fascia di clientela high-midmarket.

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A distanza di cinque anni dal varo, Hitachi Vantara ha consolidato la propria presenza tanto su scala globale che sul mercato italiano, dove lo scorso anno ha registrato una crescita del 28% del volume d’affari. Giova ricordare che l’azienda nasce dalla fusione delle preesistenti Hitachi Data Systems, Hitachi Insight e Pentaho, per unificare tutta la componente legata al business delle infrastrutture, gestione e analisi dei dati e soluzioni digitali (poi rafforzata con l’acquisizione di Global Logic), in un gruppo che, su scala globale, conta su circa 900 imprese in numerosissimi settori.

Diversi sono i fattori che concorrono a descrivere l’attuale posizionamento dell’azienda: “Lo scorso anno abbiamo rinnovato praticamente tutto il nostro portafoglio di soluzioni”, spiega il vicepresidente e general manager per l’Europa Occidentale Marco Tesini. “Su scala europea siamo cresciuti del 40%, nonostante la forzata rinuncia al mercato russo, molto forte per noi. L’avanzata del cloud ibrido, per ora soprattutto nel nord del Continente, sta segnando un percorso nel quale a noi viene riconosciuta la capacità di favorire una rapida diminuzione del Tco sugli investimenti, oltre all’attenzione alla sostenibilità e alla copertura del territorio tramite i partner”.

Il mondo enterprise, soprattutto nel finance, e il settore pubblico costituiscono la base della presenza di Hitachi Vantara in Italia, ma un ruolo via via più rilevante viene occupato dalle realtà corporate con un fatturato compreso fra i 500 e gli 800 milioni di euro all’anno: “Il 45% del nostro risultato si deve all’acquisizione di nuovi clienti”, sottolinea Salvatore Turchetti, country & general manager per l’Italia. “Il canale ha contribuito in modo determinante al raggiungimento degli obiettivi e un ruolo di rilievo spetta al programma Everflex, che consente di pensare alla fruizione della propria data infrastructure come un servizio e offre la flessibilità necessaria ai processi di innovazione dei clienti, anche con possibilità di finanziamento”.

Marco Tesini, Vp & general manager Western Europe e Salvatore Turchetti, country & general manager Italia di Hitachi Vantara

Marco Tesini, Vp & general manager Western Europe e Salvatore Turchetti, country & general manager Italia di Hitachi Vantara

Anche per l’anno in corso ci sono aspettative di mantenimento del tasso di crescita sui valori del 2022: “I nostri mercati di riferimento procedono nell’opera di modernizzazione in ottica hybrid cloud, ma è da settori dove vogliamo essere più presenti che ci attendiamo le performance più interessanti”, aggiunge Turchetti. “Guardiamo con attenzione a sanità e università, che potrebbero beneficiare dello sfruttamento dei fondi messi a disposizione dal Pnrr, mentre deve aumentare la presenza nel manufacturing, al momento ancora poco soddisfacente”.

Uno dei punti di forza rimarcati da Hitachi Vantara riguarda l’apertura tecnologica: “Non tutto funziona meglio nel cloud e noi siamo in grado di consentire ai clienti di eseguire i processi in diversi ambienti, dai data center alle infrastrutture degli hyperscaler”, riprende Tesini. “Le nostre soluzioni end-to-end si integrano con varie tecnologie come VMware, RedHat OpenShift, Google Anthos, Cisco e Azure Arc. In questo modo, la scelta è lasciata all’utente, in base alle sue specificità”.

In Italia il vendor opera con una struttura di circa 70 persone, che include non solo figure commerciali, ma anche di assistenza e servizi professionali: “Puntiamo a rafforzare una strategia che, oltre che sulla tecnologia e la flessibilità infrastrutturale, fa leva anche sulla sicurezza e sulla sostenibilità”, specifica Turchetti. “Questo resta punto fondamentale, come dimostra una recente ricerca che indica come l’Italia sia il secondo paese europeo dove l’implementazione di un data center ecologico rappresenti una priorità assoluta”.

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