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I data center di Dainese guadagnano velocità e prestazioni

La multinazionale vicentina, specializzata in abbigliamento e accessori per motociclismo, ciclismo e sport invernali, ha modernizzato la propria infrastruttura con le soluzioni iperconvergenti di Nutanix.

Pubblicato il 10 aprile 2020 da Redazione

Motociclismo, ciclismo, sci: questi e altri sport ad alto tasso di adrenalina non potrebbero essere praticati senza l’abbigliamento tecnico più adatto. Come quello di Dainese, azienda fondata nel 1972 a Molvena, in provincia di Vicenza, diventata oggi una multinazionale (controllata dal fondo Investcorp) da 800 dipendenti e 200 milioni di euro di fatturato, divisa fra le tre sedi italiane, un sito produttivo in Tunisia, una filiale in California e due in Cina. Accanto alla continua attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, anche l’innovazione tecnologica ha un ruolo importante: lo dimostra il recente progetto che interessato l’infrastruttura informatica dell’azienda, organizzata in Italia su due data center (a Vicenza e a Molvena), per un totale di settanta server virtuali. 

 

“Avevamo la necessità di cambiare l’architettura server proprietaria, ormai obsoleta”, racconta Luca Bertollo, Ict infrastructure manager di Dainese. “Eravamo quindi alla ricerca di una soluzione nuova, che ci permettesse di migliorare la governance, di ridurre i costi di manutenzione e i tempi di gestione, oltre ad abbattere limiti nelle prestazioni che ormai iniziavano a essere evidenti. La vecchia infrastruttura era anche troppo fragile per consentire all’IT di assumere un ruolo centrale nello sviluppo dell’azienda e del suo business”. Da queste esigenze è partita, dunque, una fase di analisi dell’offerta di soluzioni iperconvergenti disponibili sul mercato, e la scelta è ricaduta su quelle Nutanix. 

 

“Dopo un’analisi approfondita”, prosegue Bertollo, “abbiamo deciso che Nutanix era la soluzione che meglio si adattava alle nostre esigenze. Era più veloce da implementare (siamo riusciti a installare i nuovi server senza fermare i servizi), e aveva un ritorno sull’investimento chiaro e documentabile. Gli specialisti Nutanix ci hanno anche permesso, con grande trasparenza, di analizzare un’analoga infrastruttura già operativa presso un’altra azienda leader di mercato”. 

 

Dainese ha quindi installato due cluster da tre nodi ciascuno, destinandone uno al data center di Molvena e l’altro a quello di Vicenza, e ha potuto farlo in tempi decisamente rapidi (due giorni per l’installazione ogni cluster e qualche giorno per la migrazione dei dati).  Più precisamente, nel data center di Molvena è stato installato un cluster da tre nodi, dotato di 1 terabyte di Ram e 35 TB di spazio su disco, mentre nel data center di Vicenza è stato realizzato un cluster da tre nodi, 1 TB di Ram e 55 TB di spazio su disco.

 

La soluzione adottata ha pienamente risposto alle richieste di partenza del progetto: Dainese ha ridotto i costi di gestione e manutenzione dell’infrastruttura, ha semplificato la governance e migliorato le prestazioni. A questi benefici si è sommato il fatto che ora i sistemi di backup possono completare le procedure molto più rapidamente, essendo direttamente collegati ai server. In terzo luogo, gli utenti beneficiano di significativi miglioramenti nei tempi di connessione ai dati, dovuti anche alla connettività diretta con fibra a 10 GB.  

 

Altro aspetto apprezzato da Dainese è l’help desk di Nutanix, che ha consentito di avere un unico punto di riferimento per le attività di manutenzione e risoluzione problemi. “Grazie al tempo risparmiato, il mio team può oggi dedicare più tempo a progetti strategici, come quello relativo alla cybersecurity”, assicura Bertollo. Nel futuro prossimo, l’azienda vicentina progetta di realizzare attraverso le soluzioni di Nutanix un vero e proprio sistema di disaster recovery, che sostituirà l’attuale attività di sincronizzazione tra i server delle due sedi principali.

 
Tag: data center, innovazione, Nutanix, iperconvergenza, sistemi iperconvergenti

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