21/05/2021 di Redazione

I Partner Cisco si arricchiscono di nuove figure specializzate

L’impegno di Cisco per la digitalizzazione delle aziende chiede un canale di partner con le adeguate competenze. Integrator, Provider, Developer e Advisor le figure identificate, alle quali sono dedicati programmi ad hoc

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Lavorare insieme per costruire il Paese, il mondo, di domani, attento all’innovazione e ai vantaggi che la digitalizzazione può portare, sia a livello ambientale, sia a livello di funzionalità e ottimizzazione dei processi, con un particolare focus sui nuovi modi di lavorare: da remoto sì, ma con efficienza e sicurezza. In quel “lavorare insieme” ci sono Cisco e i propri partner, un connubio di cui il vendor ha ribadito la strategicità in occasione del recente Cisco Partner Club 2021, l’evento che annualmente raccoglie a chiamata la rete dei propri partner italiani per condividere con loro opportunità, vision, percorsi. 
 
La strategia di Cisco Italia per i prossimi anni è di costruire il Paese che vorremmo, con i giovani che possano studiare in Italia senza bisogno di emigrare, dove l’energia sia rinnovabile, dove si riduca l’inquinamento con modelli di economia circolare. Obiettivi a cui le aziende del digitale hanno il dovere di contribuire” annuncia Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia, che continua: “Una strategia che perseguiamo grazie al coinvolgimento dei nostri partner e che pone l’attenzione alle persone e al loro modo di lavorare, alla trasformazione dell’offerta verso il software e il cloud e agli aspetti della sostenibilità ambientale”. 
 

Gianmatteo Manghi, amministratore delegato di Cisco Italia

 

 
Ai partner Cisco la missione di tradurre i temi della digitalizzazione
 
Temi nei quali il vendor intende mettere a disposizione la propria tecnologia, contribuendo a una consistente trasformazione digitale del manifatturiero, della Pubblica Amministrazione dedita ai servizi e affrontando il tema del lavoro. Un lavoro che circa il 58% delle persone continuerà a svolgere da remoto anche in futuro, e potranno farlo con strumenti sicuri e come fossero in presenza, o meglio ancora. Con strumenti di innovazione che integreranno sempre di più l’Intelligenza Artificiale all’interno di Webex, attivando un flusso analitico di informazioni provenienti dalla navigazione in rete, elevando il livello di experience del lavoratore. 
 
Il canale Cisco si arricchisce con nuove figure 
 
Fondamentale, in questo percorso, il contributo dei partner che Cisco enfatizza: da un lato l’alto livello di valore che gli operatori del canale aggiungono grazie alle loro capacità di integrazione, sia di soluzioni proprie sia di startup e giovani talenti, attivando un circuito di sostegno e sviluppo di attività giovanili.
Dall’altro la conoscenza approfondita del mercato di riferimento, di cui conoscono regole, territorio, esigenze verticali, riuscendo a coniugare le tecnologie e strategie innovative che arrivano a livello globale e trasferirle capillarmente in ambito locale. 
Un modello di partnership che sta evolvendo, in un mondo in cui il digitale diventa pervasivo e dove vengono richieste competenze specialistiche e diversificate, che Cisco identifica in quattro principali figure: Integrator, Provider di servizi, Developer e Advisor
 
Tutti impegnati nel processo di digitalizzazione che sta interessando le aziende e non solo. Partner ingaggiati anche nella Green&Blue Smart Marathon, che si concluderà il 25 giugno, per la presentazione di idee e di progetti per lo sviluppo di modelli economicamente sostenibili sui diversi filoni citizen, building, mobility e utility. 
 
Ma oltre all’aspetto Green, i pillar strategici su cui Cisco intende muoversi insieme alla propria rete di partner riguardano la trasformazione digitale delle aziende, e gli sforzi si indirizzano principalmente su quattro declinazioni. 
 
Nuovo Internet, Applicazioni, tecnologie sicure e flessibili e nuovi strumenti di collaborazione
 
Innanzitutto sulla creazione della rete internet del futuro – interviene Giorgio Campatelli, Partner Organization Leader di Cisco Italia (nella foto in apertura) -. Quindi l’ottimizzazione nell’utilizzo delle applicazioni da parte dei clienti, da adeguare in base alle nuove esigenze delle persone e su una nuova customer experience. Con tecnologie che devono essere più agili e sicure e, infine, ripensare nuovi modi di lavorare. Percorsi per i quali abbiamo bisogno di avere un canale che sia allineato e per questo motivo è stato aggiornato il nostro programma di canale, adottando uno schema a matrice in cui i tre livelli Gold, Premier e Select, si intrecciano con le specializzazioni Integrator, Developer, Provider e Advisor. Figure che ovviamente già esistevano nella nostra rete di partner, ma che ora hanno programmi specifici per valorizzare le loro competenze e opportunità”. 
 
Partner Cisco: ai Developer una community di sviluppatori per la condivisione di skill
 
Mentre per i System Integrator e i Provider esistevano specifiche già definite, gli sforzi maggiori si sono concentrati sui Developer e gli Advisor. 
A supporto dei primi, è stata attivata una partnership con Codemotion, che dispone di una community di 180.000 sviluppatori in tutto il mondo, con l’obiettivo di dare una spinta e stimolo alle competenze di questi partner per lo sviluppo delle applicazioni. 
 
Centri per la creazione di competenze per gli Advisor 
 
Nel caso degli Advisor, invece, per l’acquisizione delle competenze Cisco si è appoggiata a Centri di Ricerca e Università, attivando al loro interno spazi di co-innovazione per la creazione di risorse competenti a fruizione dei partner e dei loro clienti. 
A queste iniziative si aggiunge poi l’attività già in essere della Network Academy, che conta il coinvolgimento di oltre 350 centri, che ha formato lo scorso anno 46.000 ragazzi e 60.000 sono previsti entro quest’anno. Ragazzi che ottengono la certificazione base e che nel 96% dei casi riescono a trovare lavoro già nei primi mesi successivi al corso. 
 
Nuovi strumenti agevolano il lavoro dei partner Cisco
 
Vogliamo così attivare un ecosistema di competenze attraverso il quale mettere i nostri partner in grado di cogliere le opportunità offerte dal mercato – continua Campatelli -. Per questo motivo sono stati anche aggiornati e semplificati i tool per la deal registration, riducendo del 70% il numero di click e assicurato l’approvazione entro le 48 ore. Inoltre, sono stati aumentati gli incentivi per i software enterprise agreement, i cui rebate crescono del 35% anno su anno per i deal ricorrenti e attivato il Perform Plus, per stimolare i partner più piccoli ad avere entrate incrementali, con bonus addizionali per deal sulle PMI e multiarchitetture”. 
 
Tutte le attività di collaborazione con i partner sono confluite all’interno della Partner Experience Platform, che è stata aggiornata e che dà accesso in maniera semplificata a tutte le informazioni utili relative a incentivi, training, planning e misurazione performance. 
 

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