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Il data center che non teme nulla è di Welcome Italia

La società di servizi di telefonia, cloud e Ucc ha scelto le soluzioni di Tyco per proteggere i suoi due centri dati in Toscana. Dalla videosorveglianza, al controllo degli accessi, fino alla sicurezza antincendio.

Pubblicato il 05 luglio 2016 da Redazione

I data center non possono permettersi nemmeno un breve periodo di inattività, figuriamoci le intrusioni, i furti di apparecchiature o i danni provocati da un incendio. Per scongiurare tutti questi rischi, la toscana Welcome Italia, un fornitore di servizi di telefonia e It, ha scelto di proteggere le sue due strutture in provincia di Lucca e di Pisa con le soluzioni di Tyco Integrated Fire & Security, azienda specializzata in sistemi di videosorveglianza, controllo degli accessi e antincendio.

Nata nel 1998, Welcome Italia si propone ai suoi clienti aziendali con il marchio Vianova e con un’offerta integrata di servizi di telefonia, accesso Internet, hosting, archiviazione cloud e Unified Communication and Collaboration (conference call, meeting, email e altro ancora). All’inizio di quest’anno è stata completata la costruzione di una seconda sede a Montacchiello, in provincia di Pisa, che va ad affiancarsi a quella storica di Massarosa, nel lucchese, e al relativo data center. La nuova struttura da tremila metri quadri ospita un centro dati “progettato e realizzato con i più elevati livelli di efficienza e sicurezza”, assicura Welcome Italia.

“La quantità, la disponibilità e la protezione dei dati sono elementi strategici per ogni azienda, quindi la sicurezza e la continuità operativa dei data center sono fattori indispensabili per conquistare la fiducia delle imprese”, spiega il direttore commerciale, Pierluigi Micheletti. “I nostri due data center devono funzionare 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Pertanto in cima alle nostre priorità c’è stata la progettazione e la realizzazione delle strutture con sistemi di sicurezza, alimentazione, condizionamento e ridondanza in grado di prevenire l’interruzione dei servizi erogati e assicurare la business continuity anche in caso di manutenzione, guasto o incidente”.

Dopo aver valutato le possibili alternative, il service provider ha scelto di affidarsi a Tyco, uno specialista della sicurezza “fisica” degli edifice, dalla rilevazione alla soppressione degli incendi, dal controllo degli accessi al rilevamento delle intrusioni, fino alla videosorveglianza e all’analisi video del contesto. Con un software proprietario (Physical Security Information Management), la società è in grado di integrare i sistemi obsoleti e di terze parti esistenti in un unico sistema di controllo e gestione. Rispettando le tempistiche del committente, Tyco ha dunque progettato, fornito, installato e consegnato un sistema di sicurezza integrato per la protezione dell’intero sito e dei data center di Welcome Italia.

A protezione dell’accesso alla struttura e alle aree sensibili è stata installata la piattaforma C.Cure9000® a marchio Software House, sfruttando un’architettura di rete con protocollo Tcp/Ip che collega circa trenta lettori di prossimità e due lettori biometrici. In area reception, dei tornelli comandati da un lettore di prossimità consentono il passaggio di una persona per volta, previa verifica delle credenziali di accesso. Tutto il sistema funziona attraverso un software di gestione, con logica server/client, il quale integra le informazioni che provengono dalle altre soluzioni di sicurezza fifisca (antintrusione, videosorveglianza, prevenzione e rilevazione incendi).

 

 

Della videosorveglianza si prende cura un sistema (a marchio American Dynamics) costituito da un server (a marchio VideoEdge), un network video recorder che registra le immagini provenienti da 43 telecamere fisse (Illustra) e da quattro telecamere brandeggiabili di tipo speed dome, tutte con tecnologia HD over IP e alimentazione PoE, Il sistema antintrusione, invece, è basato sua una centrale di Honeywell che dialoga con dei sensori antimask a doppia tecnologia (barriere a microonde e contatti magnetici).

Per mettersi al riparo dal rischio di incendi, le soluzioni sono molteplici. Il sistema di rivelazione (a marchio Zettler) consta di una centrale indirizzata Profile Mzx che collega tramite i propri loop digitali circa 320 rivelatori puntiformi con tecnologia ottica e cinque unità di aspirazione e campionamento dell’aria (a marchio Vesda). In questo modo è possibile accorgersi tempestivamente dei primi segni di un incendio e individuare in modo preciso l’ubicazione del problema. È poi operativo un sistema di prevenzione che sfrutta la tecnologia Adox, basata sull’impiego dell’azoto come come gas inertizzante all’interno di ambienti chiusi: abbassando il livello dell’ossigeno sino a quello minimo di innesco, senza rischi per le persone eventualmente presenti, è possibile eliminare il rischio che si generino processi di combustione. Tyco ha anche progettato e installato un sistema di rivelazione idrogeno, che monitora i livelli di tale gas nei locali del data center destinati a Ups e batterie: in caso di superamento della soglia di sicurezza, scatta in automatico l’apertura di serrande destinate al ricambio dell’aria.

“In un contesto dove i rischi, le richieste e le tecnologie di sicurezza diventano sempre più complessi, Tyco ha progettato per Welcome Italia un ambiente di sicurezza unificato con una piattaforma software di gestione che rappresenta la soluzione più efficiente e competitiva attualmente disponibile sul mercato”, sottolinea Andrea Natale, marketing manager di Tyco Integrated Fire & Security.
 

Tag: sicurezza, data center, casi di successo

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