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Il futuro dei servizi finanziari, tra Open Banking e sostenibilità

Tra fintech, interoperabilità delle piattaforme e innovazione a supporto degli obiettivi Esg, il settore continua a trasformarsi.

Pubblicato il 05 aprile 2022

I servizi fintech e il modello dell’open banking sono solo due dei fenomeni che in anni recenti hanno cominciato a trasformare il mondo dei servizi finanziari. Sì, perché siamo soltanto all’inizio di una evoluzione che potrà portare chissà dove. A causa della pandemia gli ultimi due anni sono stati un susseguirsi di alti e bassi per le società di servizi finanziari, dai giganti del fintech fino alle startup. Il lavoro a distanza ha causato uno stravolgimento nei sistemi tecnologici nativi e le aspettative dei consumatori per i servizi digitali sono aumentate, mentre è emersa una nuova corrente di giovani startup tecnologicamente innovative.

Ma la pandemia ha anche creato nuove opportunità che hanno indotto le aziende a essere più proattive, capaci di adattarsi e innovative. Superata l’emergenza, dove ci porterà il futuro? Daniel Henriquez, Southern Europe banking lead di Tink, ci parla delle tendenze che avranno un impatto sul settore dei servizi finanziari e nei prossimi mesi e anni. 

 

Daniel Henriquez, Southern Europe banking lead di Tink

 

Il passaggio verso l’open finance e l’open data
L'adozione dell'open banking sta prendendo piede anche in Italia. Se ne parla da più di un decennio, ma poiché la pandemia ha accelerato la digital transformation, i cambiamenti che potenzialmente avrebbero richiesto più di dieci anni sono già il nostro presente. Nei prossimi anni il passaggio dall'open banking all'open finance e, col tempo, fino all’open data continuerà ad accelerare: sarà possibile accedere a qualsiasi dato in pochi secondi e ricevere proposte di servizi convenienti e altamente personalizzati, e ciò lo potrà fare qualsiasi azienda a cui sia stato dato esplicitamente il consenso. Questo incoraggerà un'industria sana e competitiva e un vibrante ecosistema finanziario "aperto", dando ai consumatori e alle imprese più scelta e controllo su come gestire le proprie finanze.


Attenzione al benessere e all'inclusione finanziaria

L'inclusione finanziaria è un altro grande tema che sta guadagnando sempre più attenzione. E non c'è da stupirsi: secondo la Banca Mondiale, quasi 1,7 miliardi di persone in tutto il mondo non hanno accesso a servizi bancari. I progressi nel fintech e nell'open banking hanno l’ambizione di democratizzare l'accesso ai servizi finanziari, creando prodotti più personalizzati e convenienti per le comunità meno servite. Nel corso dei prossimi anni, assisteremo probabilmente a un aumento del flusso di investimenti diretti ai Third Party Provider, che consentiranno a chi non dispone di un conto bancario di avere un accesso più immediato al sistema finanziario. Non solo: l'open banking offrirà anche l'opportunità di una maggiore inclusione nel risk decisioning, attraverso l’uso dei dati dei conti correnti, essenziali per ottenere una visione d’insieme delle finanze delle persone, con particolare valore per i lavoratori autonomi e quanti hanno un modello di reddito a picchi. 

L'open banking dei pagamenti diventerà il new normal

L'open banking dei pagamenti è un mercato in rapida crescita che rappresenta per le aziende un'enorme opportunità, quella di trasformare le user experience precedentemente trascurate in un vantaggio competitivo. L’obiettivo più importante per qualsiasi azienda è l'esperienza offerta ai clienti: motivo per cui quanti potranno offrire un onboarding o un’esperienza di pagamento più fluida saranno in grado di generare più entrate e avere clienti più soddisfatti. Con questi nuovi pagamenti, le persone non avranno bisogno di monete, banconote, carte o una buona memoria per codici immemorizzabili. Tutto ciò di cui ci sarà bisogno è un consenso. Le aziende mantengono il controllo dell'esperienza di checkout, mentre gli utenti si collegano semplicemente al proprio conto, autenticano la loro identità e pagano. Ciò porta ad alti tassi di successo end-to-end e ad una maggiore comodità e soddisfazione del cliente.

Non è quindi una sorpresa che l'adozione dei pagamenti via open banking sia in aumento. Più gli individui e le aziende utilizzeranno questa tipologia di pagamento - che sia per pagare le bollette o per facilitare le ricariche del proprio conto - in modo soddisfacente, più è probabile che lo faranno anche in futuro. Ciò porterà  a un vero e proprio effetto valanga, e tra non troppo tempo i pagamenti via open banking saranno un'opzione di transazione di uso comune.

 

 


L'anno dell'innovazione sostenibile 

La Cop26 è stata un'illuminazione per i consumatori e le imprese, confermando che tutti dobbiamo fare di più per ridurre il nostro impatto sull'ambiente. Ma a quasi un anno dall’evento di Glasgow, c’è forte pressione tra i paesi e le aziende di tutto il mondo per trovare modi concreti di ridurre la propria impronta di carbonio. Di conseguenza, emergeranno più fintech volte a creare prodotti e servizi che aiutano i consumatori e le imprese a raggiungere gli obiettivi ambientali. Dai prestiti verdi alle app bancarie con funzioni di sostenibilità e tracciamento del carbonio, quest’anno l’innovazione sostenibile sarà la priorità.

L'open banking giocherà un ruolo essenziale nel modo in cui le imprese soddisfano i requisiti di sostenibilità. E ciò avverrà perché i dati possono indirizzare verso un cambiamento positivo, sia che si tratti di mappare gli investimenti rispetto alle valutazioni Esg, sia di comprendere meglio il profilo di rischio dei clienti. A livello retail, l'open banking può alimentare le app che analizzano le transazioni per aiutare gli individui a tracciare, comprendere e modificare il proprio comportamento, così da migliorare la propria “carbon footprint”. La banca britannica NatWest ad esempio sta lavorando in questa direzione, grazie alla collaborazione tra Cogo e Tink, per lanciare un tracker di carbonio nella propria app e aiutare i clienti a ridurre l'impatto climatico delle proprie spese.

Il cambiamento sta arrivando più velocemente che mai. Mentre ci muoviamo sempre più verso un ecosistema "aperto", facilitato dall'open banking, c'è una chiara opportunità per i fornitori di servizi finanziari di guidare un cambiamento reale e significativo per le persone e le imprese in tutto il mondo. Queste tendenze dovrebbero essere in cima all'agenda degli investimenti delle aziende, in quanto aiuteranno a fornire un vantaggio competitivo sulla concorrenza e a rafforzare la loro posizione sul mercato.

 
Tag: mercati, tendenze, banche, banking, fintech, new normal, Tink

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