13/04/2023 di Redazione

Il ruolo della smart data capture nella trasformazione del commercio

Prosegue, ma ha ancora ampio margine di crescita, la diffusione di una tecnologia utile per l’e-commerce e per le consegne dell’ultimo miglio. Il punto di vista di Scandit.

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La smart data capture, ovvero la lettura e “cattura” intelligente  dei dati, è parte integrante di quel percorso di trasformazione digitale accelerato dalla pandemia di covid a partire dal 2020. Un percorso irreversibile (anche se oggi, in certi ambiti almeno, rallentato dalle incertezze dell’economia e dal calo della domanda in alcuni mercati) nel quale le aziende che vendono beni fisici hanno dovuto espandere improvvisamente le operazioni di e-commerce o in certi casi crearle ex novo.

Per Scandit, azienda che sviluppa tecnologie per scanner di codici a barre, cartellini del prezzo, documenti d’identità o Iban, gli ultimi anni sono stati forieri di crescita e conquista di nuovi clienti. “Le nostre soluzioni tecnologiche di smart data capture permettono di usare un semplice smartphone per applicazioni di business”, ha raccontato Maurizio Costa, key account manager di Scandit Italia. “Siamo focalizzati su diversi mercati verticali, sui quali la pandemia ha avuto impatti diversi. Il last mile delivery, per esempio, in seguito all’esplosione dell’e-commerce è cresciuto moltissimo perché ha permesso alle aziende di reagire rapidamente ad attrezzarsi di fronte alla nuova domanda”.

 

Nell’ultimo anno, nell’attuale scenario macroeconomico collegato alla crisi geopolitica, alcune dinamiche sono cambiate nuovamente. Nelle aziende del largo consumo, in particolare, il rallentamento delle vendite ha indotto maggiore cautela anche negli investimenti tecnologici.  “In Italia, ma in generale in Europa, osserviamo che i budget IT nelle aziende si sono un po’ ridotti o se non altro c’è una maggiore attenzione al ritorno sull’investimento”, ha proseguito Costa. “Prima c’era maggiore libertà di utilizzare il budget allocato, mentre ora si valuta progetto per progetto, privilegiando le iniziative con Roi a brevissimo termine e con diretto impatto sul business e in particolare sulla riduzione dei costi”.

 

 

Maurizio Costa, key account manager di Scandit Italia

 

 

Ampio margine di crescita
Per le tecnologie di smart data capture, tuttavia, c’è ancora ampio potenziale di crescita. “Siamo solo all’inizio del percorso, sebbene Scandit sia presente sul mercato fin dal 2009”, ha sottolineato il manager. “La nostra tecnologia permette alle aziende di realizzare un cambiamento importante, rottamando decine di migliaia di device dedicati e sostituendoli con applicazioni abilitate alla Smart Data Capture attraverso semplici smartphone”. La convergenza delle applicazioni su un unico dispositivo rappresenta un vantaggio per l’utente (pensiamo a un addetto alle vendite, a un operatore di magazzino, a un fattorino) che non ha più la necessità di spostarsi tra Pc, cellulare e terminale dedicati ma può svolgere diverse attività solo con uno smartphone. 

 

La voglia di soluzioni tecnologiche di questo genere, capaci di semplificare il lavoro quotidiano, è confermata da una recente indagine commissionata proprio da Scandit, “Global Delivery Insight - Driver Technology in the Last Mile”, condotta su 1.200 corrieri in undici Paesi. In Italia il 90% dei corrieri interpellati si è detto insoddisfatto dei metodi normalmente utilizzati per le consegne di posta e pacchi. Il 30% vorrebbe poter scansionare più di un codice a barre alla volta, il 17% ha problemi con la lettura di codici danneggiati e il 18% ha difficoltà a effettuare la scansione in condizioni di scarsa illuminazione. In Italia il 78% dei corrieri usa lo smartphone come terminale per la registrazione delle consegne.

 


 

Un viaggio a più corsie

Come e dove la smart data capture ha già preso piede? “Osserviamo un percorso su tre corsie”, ha spiegato Costa. “Ci sono le aziende early adopter, reattive di fronte alle innovazioni, pronte a e pronte a sfruttare i vantaggi e a farne un asset strategico. Altre stanno adottando la nostra tecnologia più lentamente e per necessità. Ci sono poi settori particolarmente lenti, come il retail e il food, che però dopo il periodo pandemico stanno ora ripartendo. Proprio negli ultimi mesi sono tornati a fare valutazioni e progetti per introdurre soluzioni come la nostra”.

Nella grande distribuzione la tecnologia smart data capture è utile per le attività di magazzino e di corsia, per esempio il pricing, il posizionamento a scaffale, la verifica delle promozioni. Nel settore di moda e lusso viene utilizzata nelle attività di supporto alla vendita, nei terminali di pagamento in negozio e nella gestione del magazzino. Altro ambito di destinazione è quello sanitario, che è in fase di adozione avanzata negli Stati Uniti ma non nel nostro Paese.

Scandit fornisce una componente, non una soluzione end-to-end”, ha precisato Costa, “quindi ci rapportiamo con system integrator e altri partner che integrano le nostre funzionalità nelle soluzioni consegnate ai clienti finali. Inoltre abbiamo una forte partnership con Apple e con Samsung. Continueremo a lavorare per offrire ai partner strumenti che permettano loro di realizzare soluzioni sempre più facili da utilizzare. Ascoltando i feedback dei clienti, infatti, ci adoperiamo per migliorare continuamente l’usabilità”.

 

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