16/11/2017 di Redazione

Intelligenza e analytics al centro del Microsoft Connect()

L’azienda ha svelato numerose soluzioni, tra cui Azure Databricks, una piattaforma per le analisi self-service dei Big Data costruita sul framework Apache Spark. In arrivo anche novità per il database distribuito CosmosDb e per l’IoT perimetrale.

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Si è chiuso il primo giorno di Connect(), la conferenza di Microsoft dedicata agli sviluppatori. Il mondo di Redmond, come sottolineato durante il keynote di ieri, è sempre più votato all’open source. Ne sono testimonianza le numerose novità presentate dall’azienda. Su tutte domina sicuramente Azure Databricks, una piattaforma per gli analytics svelata in anteprima che si basa sul framework open Apache Spark per i Big Data. Una soluzione ottimizzata ovviamente per il cloud, che mette a disposizione di sviluppatori e clienti un ambiente collaborativo per la gestione ottimizzata di dati e flussi di lavoro. Databricks presenta un’integrazione nativa con Azure Sql Data Warehouse, Azure Storage, Azure Cosmos Db e Power Bi e, di fatto, semplifica la creazione di data warehouse per consentire alle aziende di erogare analytics in modalità self-service per dati strutturati e non.

La piattaforma poggia direttamente sul cloud di Microsoft e offre quindi sicurezza, funzionalità di machine learning e gli Sla tipici dell’offerta di Redmond in questo ambito. Il secondo prodotto svelato da Scott Guthrie, vice president della società, riguarda invece Azure Cosmos Db, il database Nosql multi-mode del gruppo. La soluzione guadagna infatti l’integrazione con le Api Cassandra di Apache (Dbms non relazionale) in modalità as-a-Service, con molteplici livelli di coerenza delle informazioni e contratti a sottoscrizione.

Gli sviluppatori di Cassandra potranno così portare le proprie applicazioni su Cosmos Db, il quale già supporta Sql, Gremlin e le Api di MongoDb. Microsoft ha annunciato anche di essere diventato sponsor platino della MariaDb Foundation: una novità accompagnata dall’anteprima di Azure Database for MariaDb, che presto sarà disponibile per Database for MySql e Database for PostgreSql.

Questo per quanto riguarda i database. Dal punto di vita dell’intelligenza artificiale, invece, Microsoft ha ripreso i discorsi “interrotti” alla conferenza Ignite su Azure Machine Learning: a settembre erano state svelate nuove funzionalità per i Big Data, l’utilizzo delle Gpu e lo sviluppo applicativo basato sui container. Al Connect(), Guthrie ha introdotto diversi aggiornamenti che facilitano l’integrazione dell’intelligenza artificiale e degli analytics in Azure IoT Edge, la piattaforma per l’Internet delle cose perimetrale.

La novità permette ai developer di allenare modelli con Machine Learning Workbench ed Experimentation Services, per poi passare alla fase implementativa laddove ce ne sia più bisogno e sul corretto dispositivo posto all’edge della rete. Inoltre, il colosso di Redmond ha rilasciato nuove funzionalità anche ai servizi core, come gli aggiornamenti di Microsoft Machine Learning for Apache Spark (MmlSpark) e miglioramenti all’installazione di .Net Core 2.0 su macOs.

 

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