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L'aeronautica militare Usa sfrutterà il supercervello di Ibm

I laboratori di ricerca della Air Force statuniense stanno collaborando con Ibm per mettere a punto un sistema array di 64 chip “neurosinaptici”, il cui funzionamento ricalca quello della mente umana. Serviranno a raccogliere e analizzare dati di sistemi IoT.

Pubblicato il 26 giugno 2017 da Redazione

Oltre a fare squadra con i centri di ricerca che studiano i temporali e altri fenomeni meteorologici, Ibm ha deciso di collaborare anche con l'aeronautica militare statunitense per creare il primo supercomputer “ispirato” al cervello umano, che saprà svolgere ragionamenti complessi, e analizzare dati di vario tipo, fra testi, immagini, video e audio. I laboratori di ricerca della Us Air Force sono già a lavoro con gli informatici di Big Blue per realizzare un sistema di supercalcolo che impiegherà in un array 64 processori TrueNorth Neurosynaptic System, ovvero chip di Ibm realizzati in modo da imitare il ragionamento umano.

Il loro funzionamento è affidato a una rete di core di calcolo, memoria e comunicazione dati, strutturati su un'architettura distribuita e quindi non assemblati in una Cpu. Le singole unità si attivano solo quando necessario (limitando così sia i consumi sia il surriscaldamento) ed evitano colli di bottiglia perché, nel caso un nodo sia occupato o non funzionante, il “flusso del pensiero” può proseguire per altre vie, come in una rete neurale. Sistemi di questo tipo da anni sono oggetto di studio e sviluppo (all'interno di Ibm e in una quarantina fra università, aziende ed enti governativi) e mostrano progressi rapidi: dagli iniziati 256 “neuroni”, si è arrivati alla possibilitù di inserirne oltre 64 milioni all'interno di ciascun supercomputer neurosinaptico.

Il nuovo array da 64 chip della Air Force avrà, appunto, una capacità di processare dati equivalente a quella di 64 milioni di neuroni connessi da 16 miliardi di sinapsi, richiedendo però come alimentazione solo 10 watt di elettricità. Va da sé che i bassi consumi energetici assecondano le necessità di sistemi a funzionamento continuo, come quelli di Internet of Things e come, per esempio, le stazioni di rilevamento meteo. L'aeronautica militare statunitense pianifica infatti di utilizzare il futuro sistema in combinazione con sensori, microfoni, videocamere e altre fonti di dati: dati eterogenei, che includeranno i video, l'audio e testo, e che potranno tutti essere convertiti in simboli e quindi analizzati. Due diverse abilità, proprio come nella mente umana, lavoreranno in sinergia: un “cervello destro” in grado di percepire il mondo esterno e un “cervello sinistro” più razionale e analitico.

 

 

 

“L'Air Force Research Laboratory è stato il primo a utilizzare il sistema TrueNorth per trasformare dati in decisioni”, ha commentato Daniel S. Goddard, direttore del laboratorio di ricerca della Air Force. “Il nuovo sistema neurosinaptico sarà impiegato per rendere possibili nuove capacità di calcolo, importanti per la nostra missione di esplorare, prototipizzare e validare tecnologie ad alto impatto e rivoluzionarie”.

 

 

Tag: ibm, supercomputer, ricerca, high performance computing

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