• IL NOSTRO NETWORK:
  • The Innovation Group
  • Technopolis
  • ictBusiness.it
logo
logo
  • News
  • Focus
  • Eccellenze.it
  • Strategie di Canale
  • Ti trovi in:
  • Home Page
  • News

La trasformazione digitale rallenta, ma non dovrebbe farlo

Uno studio di Workday evidenzia che nelle aziende il gap fra strategie digitali ed esigenze del business si sta allargando.

Pubblicato il 20 maggio 2022 da Redazione

La trasformazione digitale rallenta, dopo la corsa (a volte disordinata o improvvisata) del 2020 e quella (più ragionata) del 2021. Ma non si ferma e non può permettersi di farlo. Un nuovo report di Workday, società specializzata in applicazioni cloud aziendali per la gestione finanziaria e le risorse umane, evidenzia che per il 58% delle imprese il percorso di trasformazione digitale a fine 2021 già aveva rallentato o stava cominciando a farlo. Solo nel 14% dei casi continua o continuerà allo stesso ritmo, almeno secondo le aspettative dei dirigenti aziendali.

Tra gli intervistati (1.150 dirigenti aziendali senior di aziende nordamericane, europee e asiatiche di 13 settori), il 55% ha detto che la propria strategia digitale è stata superata, sempre o spesso, dalle esigenze del business. In sostanza, le necessità del business - produzione, vendite, marketing o quant’altro - cambiano più velocemente della tecnologia, dei processi e della cultura aziendale. E questo può essere ancor più vero oggi, in questi ultimi mesi segnati da sconvolgimenti geopolitici, rialzi dei costi delle materie prime e inflazione. Per dirla con le parole del report, il gap dell’accelerazione digitale si sta allargando.

Lo studio ha evidenziato che il rallentamento della trasformazione non è sempre dovuto a mancanza di motivazioni: gli ostacoli principali sono la carenza di competenze tra i dipendenti (nel 38% delle aziende) e le barriere culturali (35%). Inoltre, rispetto al periodo dei lockdown estesi, sono un po’ cambiate le aspettative: nel 2020, il 36% delle aziende si immaginava che presto, nel giro di tre anni, il proprio fatturato dovesse dipendere per i tre quarti da attività e processi digitali; nel 2021 solo il 13% delle aziende era ancora convinto di questo. Ciononostante, nessuno si azzarderebbe a dire che la trasformazione digitale non è stata e non sarà più necessaria.

“La trasformazione digitale non è più una scelta: è necessario stare al passo nel mondo in evoluzione di oggi”, ha commentato Pete Schlampp, chief strategy officer, Workday. “Tuttavia, come mostra lo studio, c'è un gap di accelerazione che le organizzazioni devono affrontare per garantire che i loro percorsi verso il digitale stiano al passo con le esigenze in crescita e in evoluzione della loro attività”.

Come stanno reagendo le aziende a tutto questo? Tra i dirigenti che ricoprono ruoli finanziari, il 51% ritiene molto importanti le tecnologie per l’integrazione dei dati. Nell’ambito delle risorse umane, invece, il 50% riconosce il valore della cosiddetta employee experience, ovvero pensa che i dipendenti felici e soddisfatti siano un fattore propulsivo per la trasformazione digitale. I chief information officer, invece, non si mostrano troppo ottimisti, evidenziando difficoltà dovute ai vincoli dei sistemi legacy, difficili da aggiornare, e ai famigerati silos di dati.

 

Tag: innovazione, trasformazione digitale, new normal

INNOVAZIONE

  • Se l’unica certezza è l’incertezza, Cisco sa come affrontarla
  • Investimenti e capacità d’innovazione, l’Italia non supera l’esame
  • La trasformazione digitale rallenta, ma non dovrebbe farlo
  • Intelligenza artificiale, le questioni etiche sono stimolo e ostacolo
  • L’innovazione è di casa a Torino nei laboratori di Reply

NEWS

  • Kubernetes, cresce l’utilizzo anche per le applicazioni database
  • I venti contrari soffiano su Meta, nuove assunzioni in pausa
  • Google scende a patti con gli sviluppatori, pagherà 90 milioni
  • Applicazioni cloud-native senza punti deboli con Zscaler
  • Vectra AI è vendor di riferimento per la sicurezza del cloud Aws
Seguici:
IctBroadcast

Tweets by ictBusinessIT

Top news
  • Più lette
  • Ultime pubblicate
Infinidat mette James Lewis alla guida del canale Emea e Apj
Il potere dell'automazione di rete e della connettività real time
Sistemi per data center, Ingram Micro distribuisce Overland-Tandberg
Google accelera in Italia con la sua prima cloud region
IT & SecOps, la collaborazione di facciata serve a poco
Storage fisico e a servizio si mescolano nella gamma Pure Storage
Fine del supporto per Internet Explorer su Windows 10
Gruppo Project intensifica il business incentrato su Microsoft
Cradlepoint punta sui partner per portare il 5G sul mercato italiano
Cisco e Kyndryl spingono cloud, edge e reti software-defined
Software per il settore sanitario, Oracle potrà comprare Cerner
AI, software, sostenibilità: le previsioni per il futuro (vicino)
I cyberattacchi importanti non sono una rarità nelle aziende italiane
Kaspersky continua a difendere la propria trasparenza
La bellezza dell’hardware e del software nelle novità di Apple
Vectra AI scova e corregge i rischi di Azure Active Directory
Microsoft accelera sulla threat intelligence comprando Miburo
WithSecure, baluardo per la sicurezza IT delle aziende europee
Riparte il ciclo degli Storage Day di Share Distribuzione
Nessun visore AR di Meta in arrivo, il metaverso si ridimensiona?
Kubernetes, cresce l’utilizzo anche per le applicazioni database
I venti contrari soffiano su Meta, nuove assunzioni in pausa
Google scende a patti con gli sviluppatori, pagherà 90 milioni
Applicazioni cloud-native senza punti deboli con Zscaler
Vectra AI è vendor di riferimento per la sicurezza del cloud Aws
Samsung raggiunge il limite dei 3 nanometri con il MbcFET
Un futuro da tremila miliardi di dollari per Aws e forse uno spin-off
Ericsson a un passo da Vonage, acquisizione entro luglio
Micron 5400 è la prima unità Ssd Sata a 176 strati
Google Hangouts comincia a farsi da parte, Chat avanza
Chi siamo
Contatti
Privacy
Informativa Cookie
News
Focus
Eccellenze.it
Strategie di canale
The Innovation Group
Technopolis
indigo logo tig logo
© 2022 The Innovation Group, via Palermo 5, 20121 Milano | P.IVA 06750900968