Le spedizioni marittime navigano verso la blockchain
Ibm e Maersk hanno lanciato una joint venture per sviluppare una piattaforma basate sulla rete di blocchi, che velocizzerà e renderà più sicuro lo scambio di informazioni lungo tutta la filiera del commercio globale. Lo scambio di merci oggi avviene nell’80% dei casi via nave.
Pubblicato il 17 gennaio 2018 da Redazione

Mettere la tecnologia blockchain al servizio del commercio mondiale. È da questo presupposto che è nata la joint venture fra Ibm e Maersk, con l’obiettivo di offrire ai clienti una piattaforma digitale basata su standard aperti focalizzata sul mondo delle spedizioni e della movimentazione merci. Un settore che ancora oggi si basa fortemente sul trasporto via mare: l’80 per cento dei prodotti destinati ai consumatori viene spostato con le navi. Fra le voci di spesa principali spicca la gestione della relativa documentazione commerciale, pari a un quinto dei costi fisici di trasporto. Ecco quindi che l’implementazione della blockchain garantirebbe una condivisione immutabile di tutte le transazioni che avvengono sulla rete, permettendo alle parti autorizzate l'accesso in tempo reale a informazioni affidabili, perché validate dallo stesso network.
L’applicazione della tecnologia ai processi del commercio mondiale introdurrebbe nel flusso di dati una nuova forma di comando e consenso, ponendo i singoli partner nelle condizioni di collaborare e di fornire una visione unica di ogni transazione senza poter compromettere in alcun modo dettagli, confidenzialità e privacy. La piattaforma sviluppata dalla joint venture si baserà anche su altre tecnologie come il cloud, l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose e gli analytics forniti da Ibm services.
La collaborazione tra Maersk e Big Blue risale al 2016. Da allora le piattaforme blockchain e le soluzioni in cloud sono state testate da numerose organizzazioni come Dupont, Dow Chemical, Tetra Pak, Port Huston, Rotterdam Port Community System Portbase, la Customs Administration olandese e la Customs and Border Protection statunitense. La joint venture permetterà ora ai due colossi di commercializzare i nuovi servizi su ampia scala.
La nuova società prevede di commercializzare inizialmente due funzionalità. La prima, Shipping Information Pipeline, garantirà la visibilità di tutti gli stadi del processo della supply chain per consentire alle parti coinvolte di scambiare le informazioni su ogni evento in modo sicuro, senza interruzioni e in tempo reale.
La seconda funzionalità, Paperless Trade, digitalizzerà e automatizzerà la gestione di documenti cartacei permettendo agli utenti finali di inviarli, convalidarli e autorizzarli in modo sicuro, contribuendo in ultima analisi a ridurre i tempi e i costi relativi all’espletamento delle formalità e alla movimentazione del carico. Contratti intelligenti abilitati dalla tecnologia blockchain assicurano l’adempimento e la velocizzazione di tutte le autorizzazioni richieste al fine di ridurre gli errori.
Una volta ottenute le autorizzazioni normative, le soluzioni create dalla joint venture dovrebbero essere disponibili entro sei mesi. Il Ceo dell’organizzazione sarà Michael J. White, già presidente di Maersk Line nel Nord America. La piattaforma è basata su Ibm Cloud e su Hyperledger Fabric 1.0, un framework blockchain e uno dei progetti Hyperledger ospitati dalla Linux Foundation.
JOINT VENTURE
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