Linkedin, la caccia ai talenti è sempre più social e digitale
In Italia sono iscritti alla piattaforma 11 milioni di professionisti e 300mila imprese, che possono sfruttare i vantaggi del servizio di proprietà di Microsoft per migliorare i processi di recruiting. I casi di Amplifon e Snam.
Pubblicato il 12 luglio 2018 da Alessandro Andriolo

Lo scorso aprile, per la prima volta, Microsoft ha incluso nel proprio report trimestrale i ricavi generati da Linkedin, piattaforma acquisita con gran rumore mediatico nel 2016 per 26 miliardi di dollari. Nel periodo gennaio-marzo 2018, il social network per professionisti ha fatturato 1,3 miliardi, in crescita del 37 per cento anno su anno. Un dato notevole, che sottolinea quanto sia stata avveduta la mossa del colosso di Redmond. Lanciato ormai nel lontano 2003, quando il concetto di rete sociale di massa era ancora di là da venire, Linkedin può contare oggi su circa 550 milioni di iscritti in tutto il mondo. Fra questi, ci sono anche 11 milioni di professionisti italiani, che rappresentano un vero e proprio tesoro per le imprese del nostro Paese.
“Oltre ai consigli che si possono dare agli utenti, come la creazione di un buon profilo per farsi notare e lo sviluppo di una costruttiva attività di networking, è sempre più necessario che anche le aziende imparino a sfruttare tutte le possibilità offerte dalla nostra piattaforma, in modo da poter lavorare a un’attività di employer branding e trovare il candidato giusto”, ha spiegato Moreno Ferrario, senior sales manager di Linkedin Italia durante l’evento #Dayin.
Due perfetti esempi di come le organizzazioni possano avvalersi del social network (oltre 300mila le imprese iscritte nella Penisola) per andare a caccia di talenti provengono da Amplifon e Snam, entrambe impegnate in ampie collaborazioni con Linkedin per migliorare la percezione dei propri marchi da parte dei professionisti e per aumentare il coinvolgimento dei dipendenti. I risultati, già a distanza di pochi mesi dall’avvio dei progetti, sono evidenti.
“Ci è parso chiaro che per raggiungere con più efficacia i nostri due target di riferimento, i giovani professionisti da assumere in azienda e gli audioprotesisti per i punti vendita, avevamo bisogno di una strategia social integrata e coordinata a livello globale”, ha spiegato Francesca Morichini, chief Hr officer di Amplifon. “Da qui è nata l’idea di proporre alla rete un’identità unica, sia come brand sia come piano editoriale per i contenuti originali che regolarmente pubblichiamo su Linkedin per generare engagement”.
Fonte: Amplifon
La società di ear caring, che oggi è presente in 21 Paesi con diecimila negozi, 14mila dipendenti e un fatturato per il 2017 di 1,3 miliardi di euro, ha sfruttato in particolar modo gli strumenti del social network che permettono di mirare con precisione le campagne di assunzione e di automatizzare il processo di selezione dei curriculum, con alert inviati dalla piattaforma agli utenti in target non appena si apre una posizione.
In due anni, Amplifon è riuscita ad aumentare del 50 per cento i propri follower, del 262 per cento le applicazioni mensili e del 27 per cento la forza lavoro. A livello globale, la società fondata a Milano nel 1950 da Algernon Charles Holland, ha investito circa 1,5 milioni di euro per digitalizzare il più possibile le proprie operazioni di recruiting, all’interno di un più ampio processo di trasformazione che ha investito anche altri aspetti tecnologici, come la migrazione sul cloud e in ambiente Office 365.
Snam: trasformare i dipendenti in ambassador
Non si discosta molto il caso di Snam da quello di Amplifon. L’azienda italiana, una delle prime gas utility europea con 150 clienti e 40mila chilometri di rete di trasporto (associate comprese), ha incrementato nell’ultimo anno i propri follower su Linkedin del 233 per cento e, ormai, oltre un’assunzione su due è influenzata dalle interazioni con la piattaforma statunitense. Oggi, su una forza lavoro di tremila persone, 1.600 unità sono iscritte al social network professionale.
“Siamo riusciti ad approcciarci al recruiting in un modo diverso”, ha commentato Paola Boromei executive vice president Hr & organization del gruppo. “Linkedin è stato determinante per aumentare la consapevolezza del marchio e l’attrattività di Snam agli occhi dei talenti di cui abbiamo bisogno. Per migliorare e snellire la nostra comunicazione esterna, abbiamo fatto confluire quattro profili in uno solo, con un piano editoriale digitale dedicato, coinvolgendo anche tutti i dipendenti e trasformandoli di fatto in ‘ambasciatori’ del nostro brand”.
LAVORO
- Minsait ricerca 300 profili Stem in Italia e 12mila nel mondo
- Tecnologie, nuovi spazi e cultura: i pilastri del lavoro ibrido
- Il lavoro ibrido aiuta l’innovazione? In Emea pareri discordanti
- Professionisti IT, i nuovi stimoli contano più dello stipendio
- L’intelligenza dei dati fa crescere il business e crea lavoro
FOCUS
- Threat intelligence, per Mandiant è alla base della prevenzione
- Future of work week: Cisco ripensa i luoghi e i modi per lavorare
- Check Point riporta in auge il concetto di prevenzione
- BBBell, da operatore Internet a fornitore di servizi cloud
- Il campus di Elmec cresce abbinando tecnologia e sostenibilità