27/10/2022 di Redazione

Meta non ferma la discesa, Zuckerberg difende le proprie scelte

Ancora un trimestre di ricavi in calo per la società proprietaria di Facebook. Il metaverso ripagherà nel lungo termine?

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Un anno intero di discesa: Meta, società proprietaria di Facebook, Instagram e Whatsapp, ha chiuso il suo quarto trimestre consecutivo a segno meno, riportando un calo di ricavi del 4%. L’azienda è passata dai 29 miliardi di dollari di giro d’affari del trimestre di luglio-settembre 2021 ai 27,7 miliardi del luglio-settembre 2022. Quel che è più grave, il margine operativo è sceso nel giro di un anno dal 36% al 20%, anche per effetto del notevole lievitare di costi e spese, passate da 18,5 a 20 miliardi di dollari a trimestre (+19%).

Non è un mistero che la scommessa sul metaverso stia costando cara a Mark Zuckerberg, sia in termini di spese per la ricerca e sviluppo sia in termini di scarso riscontro finora ottenuto. I mondi virtuali della piattaforma Horizon World stentano a decollare, mentre tra gli azionisti di Meta serpeggiano insoddisfazione e scarsa fiducia nelle scelte strategiche di Zuckerberg.

Nel trimestre di luglio-settembre di quest’anno alla voce utili della divisione Reality Labs (responsabile anche dei progetti di metaverso) c’è un rosso di 3,67 miliardi di dollari. Naturalmente le nuove scommesse imprenditoriali e tecnologiche richiedono di affrontare qualche rischio, come fatto a suo tempo da Google con le automobili a guida driverless o con i Google Glass. In questa fase, tuttavia, l’inflazione e la riduzione del potere d’acquisto dei consumatori stanno impattando su un po’ tutte le grandi aziende tecnologiche, e potrebbe non essere il momento giusto per portare avanti delle scommesse azzardate. Alphabet, non a caso, alla luce dei numeri della propria trimestrale ha provato a rassicurare gli investitori ribadendo di voler investire sulle aree di crescita già consolidate, come il cloud e il search advertising.

L’amministratore delegato di Meta, invece, non sembra voler fare un passo indietro. Nella earnings call di ieri, Zuckerberg ha risposto alla provocazione di un analista di Wall Street (“Credo che gli investitori, in sintesi, oggi abbiano la sensazione che ci siano troppe scommesse sperimentali”) arroccandosi sulle proprie tesi: “Sarebbe un errore, per noi, non focalizzarci su nessuna di queste aree che saranno di fondamentale importanza per il nostro futuro”, ha detto il Ceo. Meta, ha proseguito Zuckerberg, sta investendo su progetti che matureranno nell’arco di cinque o dieci anni, in momenti diversi. E ha citato alcuni esempi: un metaverso “sociale” in cui gli utenti possono interagire tramite avatar, la realtà aumentata e le interfacce neurali. 

 

 

Non tutto è negativo, in ogni caso, nel bilancio trimestrale della società di Menlo Park. Gli utenti giornalieri attivi di Facebook sono stati 1,98 miliardi e il numero è in (pur modesta) crescita del 3% anno su anno. Gli utenti mensili attivi sono stati, invece, 2,96 miliardi e in questo caso la crescita annua è del 2%.

“La nostra community continua a crescere”, ha detto Zuckerberg nelle dichiarazioni ufficiali, “e sono felice del forte coinvolgimento che vediamo, spinto dai progressi del nostro motore di discovery e da prodotti come Reels. Affrontiamo delle sfide di breve termine sui ricavi, ma ci sono gli elementi fondanti per tornare a una forte crescita di ricavi. Affronteremo il 2023 con un focus sulle priorità e sull’efficienza, che ci aiuterà a gestire il contesto attuale e a venirne fuori come azienda ancora più solida”. 

Nonostante le rassicurazioni, nelle contrattazioni after hours il titolo Meta ha perso il 20% del proprio valore. Per il quarto trimestre la società si aspetta ricavi compresi fra 30 e 32,5 miliardi di dollari, considerando che il tasso di conversione del dollaro rispetto alle principali valute estere peserà in negativo per circa il 7% del fatturato. L’anno prossimo, secondo le previsioni, le spese di capitale aumenteranno ancora per consentire il potenziamento delle capacità di intelligenza artificiale delle diverse piattaforme. 

 

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