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Microsoft acquisisce Xamarin per sviluppare app senza barriere

Dopo anni di avvicinamento progressivo, il gruppo di Redmond ha deciso di rilevare la società di San Francisco, per una cifra stimata tra i 400 e i 500 milioni di dollari. I developer potranno ora realizzare applicativi mobili in C# sfruttando le potenzialità di Visual Studio, portandoli poi più facilmente su iOs e Android.

Pubblicato il 25 febbraio 2016 da Redazione

Il mercato tecnologico statunitense festeggia oggi un nuovo “matrimonio”. Dopo anni di fruttuosa convivenza, Microsoft ha finalmente deciso di acquisire Xamarin, assorbendo così tutto il team di questa azienda nata cinque anni fa a San Francisco. Una società fondata da Nat Friedman e Miguel de Icaza con l’obiettivo di facilitare al massimo il porting delle applicazioni sui più diffusi sistemi operativi. Grazie ai servizi di Xamarin, rilevati per una cifra oscillante tra i 400 e i 500 milioni di dollari, gli sviluppatori possono scrivere codice in C# e rendere in seguito i propri applicativi compatibili con Android, iOs e Windows. “Insieme a Visual Studio, Xamarin mette a disposizione un’ampia offerta per lo sviluppo mobile”, ha scritto in un blog post Scott Guthrie, executive Vp di Microsoft. “L’approccio di Xamarin consente agli sviluppatori di approfittare dei prodotti della suite .Net per progettare applicazioni, utilizzando anche C# per scrivere interi set di Api native e le singole potenzialità delle varie tipologie di dispositivi”.

Nell’acquisizione di Xamarin si intravede tutta la strategia elaborata da Satya Nadella per il colosso di Redmond, basata sui concetti “mobile first”, “cloud first” e “interoperabilità”: deriva da qui l’apertura, per esempio, all’open source e allo sviluppo applicativo per altri sistemi operativi. L’impronta di Xamarin e dei suoi compilatori sono già presenti da tempo in alcuni prodotti di punta di Redmond, come Visual Studio, Azure, Office 365 ed Enterprise Mobility Suite e l’ormai ex startup può contare su una forza lavoro di circa 350 persone.

Uno dei primi vantaggi diretti per gli sviluppatori indipendenti sarà la riduzione dei costi. Una licenza Xamarin può essere ostativa per un piccolo developer, ma un’integrazione ancora più profonda con Visual Studio permetterà l’abbattimento di questa barriera, consentendo così a Microsoft di rendere il proprio prodotto ancora più attrattivo e di rimuovere alcune funzionalità di Xamarin per il proprio Ide, disponibili oggi a pagamento o per un periodo limitato di tempo.

 

 

Ma non è detto che il percorso di integrazione procederà spedito e senza intoppi. Come fa notare il sito The Register, infatti, “assorbire un’azienda indipendente che supporta la tua piattaforma non è sempre un bene”. Il parallelo è con l’operazione Nokia, che nella mente di Steve Ballmer, ex Ceo di Microsoft, avrebbe consentito di battagliare con i due principali sistemi operativi del mercato, vale a dire Android e iOs. Ma che, alla prova dei fatti, si è rivelata un fallimento totale e dispendioso.

“Invece che rappresentare la salvezza della piattaforma mobile di Microsoft, l’acquisizione di Nokia è diventata parte del suo crollo”, sottolinea The Register. I rischi per il gruppo di Redmond possono comunque essere rilevanti, “sia in termini di integrazione della nuova realtà, sia nel tenere i clienti sulla propria piattaforma tramite applicazioni che vengono eseguite su sistemi operativi dei competitor”.

 

Tag: mercati, microsoft, acquisizioni, sviluppatori, mobilità, xamarin

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