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Microsoft al lavoro per creare competenze digitali in Italia

Nell’ambito del progetto Ambizione Italia #DigitalRestart, l’azienda ha già formato circa un milione di persone e punta a triplicare il numero entro due anni. Molte le collaborazioni con istituzioni centrali e locali, università e aziende per colmare il gap di domanda di competenze digitali.

Pubblicato il 31 marzo 2021 da Roberto Bonino

C’è un evidente paradosso (fra i tanti) nel nostro Paese. Anche in un periodo congiunturalmente complicato come questo, 150mila posti di lavoro non sono coperti per mancanza delle competenze digitali richieste dalle aziende. Per contro, il tasso di disoccupazione giovanile è oggi al 29.7%.

Microsoft si è impegnata già nel 2018 con il programma Ambizione Italia #DigitalRestart per sostenere la crescita in Italia attraverso il digitale, soprattutto con iniziative di formazione e riqualificazione professionale: “Eravamo partiti con l’obiettivo di formare 500mila persone fino a oggi e invece siamo già arrivati al doppio”, ha sottolineato Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia. “Ora ci siamo posti l’obiettivo di arrivare a 3 milioni entro i prossimi due anni”.

Alla base del progetto, c’è la volontà di portare persone oggi non occupate o alla ricerca di una riqualificazione professionale a lavorare concretamente nei progetti di trasformazione digitale in corso o almeno progettati: “Per arrivarci, abbiamo attivato numerosi format di facile sfruttamento”, ha aggiunto Candiani, “ma soprattutto abbiamo iniziato a creare un network di collaborazioni con varie istituzioni ed enti, sia nazionali che territoriali, oltre che con aziende interessate a potenziare il proprio patrimonio di competenze”.

Programmi diffusi di creazione di soft skill

Esempi concreti in quest’ultima direzione arrivano dalle collaborazioni con realtà come Saipem e Generali. Nel primo caso, come ha raccontato Liana Falasca, learning and people development manager, “siamo partiti con una campagna di self assessment su un organico di 14mila persone, per capire quali siano le competenze che abbiamo in casa e orientare i piani di formazione. Le analisi sono in corso, ma dai primi esiti appare certamente del lavoro da fare e per questo abbiamo creato una digital academy, lavorando con Microsoft per diffondere soprattutto soft skill, utili per creare un vero mindset digitale”. Generali, invece, si è concentrata sull’intelligenza artificiale, che sta permeando l‘evoluzione di tutta la catena del valore del prodotto assicurativo: “Con il Politecnico di Milano, abbiamo definito un programma per formare 150 nuovi data scientist”, ha illustrato Alessandro Bonaita, Ai global director di Generali, “mentre Microsoft ci ha supportati nella qualificazione di personale su tematiche di Ai non facilmente reperibili sul mercato”.

Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia

Phyd, digital venture di Adecco Group, ha da poco avviato una collaborazione con Windtre per creare congiuntamente eventi, contenuti, attività formative e opportunità di networking rivolti a dipendenti e collaboratori per saper interpretare le grandi trasformazioni del mercato: “La nostra piattaforma nasce per far capire alle persone come si collocano in termini di competitività sul mercato del lavoro e, quindi, quali percorsi formativi affrontare”, ha spiegato Manlio Ciralli, Ceo di Phyd e chief sales, branding & innovation Officer di Adecco Group Italy. “Certamente le competenze Stem sono al centro dell’attenzione, ma teniamo anche presente che registriamo carenze gravi di disponibilità anche fra i tecnici specializzati nel mondo manifatturiero”.

La collaborazione sul territorio

Altri esempi di partnership con aziende si sono concretizzati con Manpower e l’academy Experis, così come con Officine Grandi Riparazioni e Talent Garden, per creare un master sulle competenze digitali.

Oltre alle aziende, Microsoft guarda anche a istituzioni e territori. Ambizione Italia per i Giovani, in particolare, è un nuovo percorso di formazione che coinvolge attori che si occupano di erogazione di percorsi sulle nuove competenze all’interno dei contesti metropolitani. Dopo una prima sperimentazione che ha coinvolto la rete dei Centri di Orientamento al Lavoro (Col) di Roma Capitale, il progetto verrà avviato con modalità specifiche anche nella città di Bari, con il coinvolgimento di Portafuturo, il job centre del Comune di Bari, e a Palermo. Grazie alla collaborazione con Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro), il progetto si rivolge anche ai Neet del piano Garanzia Giovani per formare figure specializzate nella digitalizzazione delle Pmi. L’obiettivo è quello di offrire a ragazze e ragazzi tra i 14 e i 29 anni un’opportunità di formazione specifica sulle nuove tecnologie fondamentali per la ripartenza post pandemia delle imprese italiane.

 

Tag: formazione, Stem, competenze digitali, reskilling

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