Microsoft digita “Apple” con la tastiera virtuale Word Flow
Gli iscritti al programma Windows Insider in possesso di un iPhone potrebbero essere chiamati a testare l’applicazione di Windows Phone compatibile con iOs. Il software di Redmond, simile a programmi come Swype e Swiftkey, consente di scrivere messaggi trascinando il dito sul display dello smartphone e include funzionalità di completamento automatico del testo.
Pubblicato il 18 gennaio 2016 da Redazione

L’indiscrezione è rimbalzata in rete nel corso del weekend: Microsoft starebbe lavorando a una versione per iOs della propria tastiera virtuale Word Flow. Molto apprezzato dagli utilizzatori di Windows Phone, questo strumento consente di scrivere messaggi di testo trascinando le dita sullo schermo dello smartphone, invece che digitare singolarmente lettere, numeri e simboli. Ma le caratteristiche di Word Flow non si fermano qui. La sua capacità di prevedere il testo immesso consente di correggere eventuali errori di ortografia, suggerendo inoltre le parole seguenti. La conferma dell’interesse di Microsoft a portare questa tecnologia anche in ambiente iOs verrebbe da una mail, inviata dal colosso di Redmond agli iscritti al programma Windows Insider. La società statunitense starebbe cercando utenti iPhone per sperimentare la funzionalità anche sui melafonini.
Non è chiaro però quando Microsoft potrebbe lanciare l’applicazione iOs. Sempre che i test vadano a buon fine. Se tutto dovesse concludersi in modo positivo, però, l’azienda guidata da Satya Nadella potrebbe tentare un ulteriore “arrembaggio” alla piattaforma mobile Apple, dopo aver lanciato lo scorso dicembre l’assistente virtuale Cortana compatibile con iOs. Passi che si inseriscono nella strategia di Redmond di ampliare il più possibile la propria platea di utilizzatori, uscendo con decisione dall’ambiente Windows e toccando anche Android.
Comunque, il mercato delle applicazioni presenta valide alternative al “trascinamento” di Word Flow. Tra le più diffuse tastiere virtuali si possono citare app come Swype, Swiftkey e Fleksy. Swiftkey si era guadagnata gli onori della cronaca nell’estate del 2015, quando venne scoperta una seria vulnerabilità del software, anche se nella versione per dispositivi Android. E, più nello specifico, nelle release per device Samsung Galaxy, dall’S4 ed S4 Mini all’S5 e al più recente S6. Problema poi ridimensionato dallo stesso gigante sudcoreano.
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