24/10/2022 di Redazione

OpenText guarda al 2030 e intanto lavora sulle integrazioni

L’appuntamento con l’annuale evento mondiale è servito al Ceo, Mark Barrenechea, per delineare una strategia di lungo termine, basata sulle evoluzioni che stanno nascendo ora. Aggiornamenti anche sul progetto Titanium e la collaborazione con Google.

immagine.jpg

OpenText World 2022 ha fatto il punto sulle evoluzioni dell’azienda che lo ha organizzato, in modalità ibrida con sede fisica a Las Vegas. Il Ceo, Mark Barrenechea, ne ha approfittato per introdurre una strategia denominata Business 2030, partendo da un paragone con quanto accade alle cellule del corpo umano: “Circa il 40% ringiovanisce e si ricrea ogni novanta giorni e ognuna si rinnova completamente ogni sette anni. Perché anche gli affari non possono seguire questo sviluppo?".

Questo sta accadendo perché le informazioni sono sovrabbondanti e l'accelerazione del cloud continua ad aumentare, ragion per cui le organizzazioni non avranno altra scelta che cambiare, e in modo drastico: “Noi stiamo affrontando la trasformazione digitale e la completeremo in base al piano Business 2030. Dobbiamo tener conto di quanto si porta dietro la nuova generazione che si affaccia al mondo del lavoro, dei nuovi modi di collaborare e di priorità come il clima, il trust e la compliance”, ha indicato Barrenechea.

Ci saranno anche molti più dati prodotti e ben prima del 2030: “Tra tre anni avremo più automazione basata sulle macchine rispetto a quella centrata sull'uomo”, ha osservato ancora il Ceo. “Ci sono quattro forze esponenziali e ognuna si presterà a creare nuove modalità di funzionamento delle organizzazioni. Parlo del itasso di automazione, dell'aumento della potenza di calcolo, dello sviluppo della rete con nodi, utenti connessi, macchine e Data Set, e per finire della crescita del volume delle informazioni”.

Mark Barrenechea e Muhi Majzoub, Ceo ed chief product officer di OpenText

Dal momento che questi cambiamenti non avverranno dall'oggi al domani, ora è il momento, secondo Barrenechea, che le organizzazioni inizino a "prepararsi per l’intelligent information core, i nuovi ruoli della forza lavoro, passare all'intelligenza artificiale non per l'efficienza, ma all'intelligenza artificiale ma per guidare la crescita del business, centralizzando anche la complessità".

Le novità e gli sviluppi

Traducendo la visione dell’azienda in azioni concrete nel presente, l’executive vice president e chief product officer, Muhi Majzoub, ha fornito aggiornamenti sul progetto Titanium e sull’integrazione fra OpenText Core Content e Google Workspace per rafforzare il lavoro remoto e ibrido basato sul cloud.

Majzoub si è concentrato sulle tecnologie progettate per rafforzare la strategia multicloud delle aziende nella transizione a un modello di lavoro remoto e ibrido: "Titanium e il nostro cloud per sviluppatori daranno la possibilità di integrare facilmente gli ambienti cloud e spostare le informazioni secondo le necessità, ma anche di sfruttare l'intelligent core per focalizzarsi sui dati importanti e lasciarli vicino a chi li deve utilizzare", ha affermato.

L'impegno a migliorare l'esperienza di lavoro ibrida trova eco nella prossima integrazione tra OpenText Core Content e Google Workspace, annunciata allo scopo di aiutare le i clienti ad accedere a soluzioni di gestione delle informazioni in modo sicuro nel cloud, utilizzando una suite di strumenti collaborativi su Google Workspace e mantenendo un'unica fonte di registrazione.

Majzoub ha anche annunciato l'imminente lancio di OpenText Business Network for Esg, una soluzione che vuole consentire alle aziende di integrare partner e fornitori nella propria rete e avere visibilità sulle attività legate alla supply chain, aggiungendo nuovi piani per monitorare e rafforzare gli obiettivi legati alla sostenibilità, nonché stabilire una supply chain etica, garantire la compliance e rafforzare i framework di sicurezza.

 

ARTICOLI CORRELATI