04/05/2022 di Redazione

Pc e tablet, vendite in leggero calo ma Apple può festeggiare

Canalys certifica per il primo trimestre 2022 un calo anno su anno del 2,9% nei volumi di Pc desktop, notebook e tablet. Apple, invece, cresce.

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Pc e tablet continuano a essere strumenti tecnologici indispensabili e soggetti a un tasso di ricambio abbastanza rapido, affinché possano soddisfare le esigenze dello smart working. In un 2022 che sta cementando il modello del lavoro ibrido, le vendite di personal computer e di tablet sono in calo rispetto ai numeri del 2021, ma continuano a mantenersi ben al di sopra dei livelli pandemici. Così certificano i nuovi dati di Canalys sulla distribuzione di sistemi desktop, notebook e tavolette nel corso del primo trimestre di quest’anno: 118,57 milioni è il totale delle unità messe in commercio, il 2,9% in meno rispetto ai volumi del primo trimestre 2021 ma ben il 12% in più rispetto all’analogo periodo del 2019.

Considerando tutte le categorie, al primo posto c’è Apple (che beneficia, in questa particolare classifica, della sua solida presenza in tutti e tre i segmenti con l’offerta degli iMac, dei Macbook e degli iPad). Con un market share del 18,8% e 22,3 milioni di dispositivi commercializzati, la società di Cupertino è riuscita ad andare in controtendenza, aumentando sia la propria quota percentuale sia i volumi.

Scende, invece, del 12,2% il numero dei Pc e tablet di Lenovo venduti nel trimestre. Un numero comunque molto elevato, oltre 21 milioni, che posiziona l’azienda cinese a poca distanza da Apple. Maggior è il distacco da Hp, al terzo posto con poco meno di 15,9 milioni di unità vendute (il calo è del 17,6%). Seguono Dell (13,8 milioni di unità e una crescita anno su anno del 6,1%) e Samsung (quasi 8,8 milioni e un calo del 10%).

 

 

 

Gli analisti di Canalys fanno notare che la domanda di dispositivi per uso aziendale e professionale resta solida, mentre si è allentata sia la richiesta di modelli “consumer”, destinati a un generico utilizzo, sia quella di Pc destinati alle scuole o agli studenti. Quest’ultima dinamica emerge soprattutto dal calo di vendite dei Chromebook (4,9 milioni di unità nel trimestre), scese nel giro di un anno di ben il 60%, per effetto di una saturazione della domanda e del fatto che i contratti di fornitura alle scuole sono già stati in buona parte realizzati tra il 2020 e il 2021. Lenovo si è confermato come primo marchio in questa categoria di prodotto, con il 24,9% di market share a volume. Seguono Acer, Dell, Hp e Asus.

 

Anche i tablet, oggetti destinati soprattutto all’intrattenimento e alle attività di didattica a distanza, hanno sofferto di un calo di vendite del 3%, totalizzando nel trimestre 38,6 milioni di unità distribuite. In questo segmento Apple è saldamente al primo posto con i suoi iPad, che possono anzi vantare un market share leggermente migliore di quello di inizio 2021 (38,6% anziché 38,2%). In classifica sfilano, poi, Samsung, Amazon, Lenovo e Huawei.

 

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