19/02/2020 di Redazione

Qualcomm vuole accompagnare la transizione universale verso il 5G

Il nuovo modem SnapDragon X60 aggrega tutte le frequenze di banda già oggi disponibili per il passaggio generazionale. L’obiettivo è supportare carrier e utenti in un percorso che, in Italia e non solo, dovrebbe prendere corpo a partire dal prossimo anno.

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Arriva alla terza generazione la tecnologia modem-Rf SnapDragon (Sd) di Qualcomm. Il modello X60, originariamente previsto per l’annuncio al Mobile World Congress di Barcellona (poi soppresso per le defezioni dovute al coronavirus), rappresenta un salto in avanti rispetto ai precedenti X50 e X55, i primi a tecnologia 5G usciti lo scorso anno e già implementati sui telefoni di Samsung e Xiaomi. Innanzitutto, si tratta del primo chip realizzato con processo costruttivo a 5 nanometri e con questo promette di aumentare le prestazioni, con velocità in download a 7,5 Gb/s e in upload a 3 Gb/s, e di ridurre del 20% il consumo di energia. In situazioni reali, con interferenze e ostacoli, le velocità saranno certamente inferiori, ma comunque promettono di migliorare i 2,5 Gb/s teorici in download del modello X55.

 

Ma l’Sd X60 è progettato soprattutto per facilitare la transizione progressiva dei core delle reti 4G dei carrier verso il 5G, attraverso l’aggregazione di tutte le frequenze oggi già disponibili per la nuova generazione mobile, in particolare quelle millimetriche (26, 28 e 39 GHz) e quella sub-6 GHz, che garantisce un raggio di copertura superiore. La tecnologia combina anche il multiplexing frequenziale (Fdd) e quello temporale (Tdd), fatto non da poco, visto che le reti 5G funzionano solo con quest’ultimo e quelle 4G solo in Fdd. Garantita, naturalmente, la retrocompatibilità con le precedenti reti mobili Lte, 3G+, Edge e Gsm.

 

Qualcomm intende così accompagnare la transizione verso la nuova generazione mobile dei carrier e dei produttori di smartphone, sfruttando un’evoluzione già in corso: “Il mercato è partito, tant’è che oltre 45 provider hanno già lanciato servizi 5G”, rileva Fabio Iaione, country manager di Qualcomm Italia. “La transizione è destinata ad accelerare nel 2021, ma già oggi anche in Italia si può lavorare con le varie tipologie di frequenze. Il nostro obiettivo è rendere meno traumatico il passaggio per gli utenti finali, creando uno step evolutivo intermedio per poter arrivare soprattutto al mercato consumer. Quello che rileviamo oggi è che uno smartphone attrezzato utilizza ancora il 4G per il segnale e il 5G per il traffico dei dati”.

 

Fabio Iaione, country manager di Qualcomm Italia

 

 

Per preparare il terreno al funzionamento soprattutto delle reti standalone, lo SnapDragon X60 integra anche la Voice over Nr (che sta per New Radio, ovvero lo standard di interfaccia in radiofrequenza del 5G). Nuovo, poi, è anche il modulo d’antenna Qtm535 mmWave, più fine e a migliori prestazioni nelle onde millimetriche, ma per ora non sono disponibili le dimensioni esatte per poter effettuare un paragone con quanto esistente. Va notato, comunque, che i primi smartphone con Sd X60 dovrebbero arrivare solo agli inizi del prossimo anno, anche per sfruttare la tecnologia a 5 nm, che non sarà disponibile subito.

 

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