24/03/2016 di Redazione

Rallentano gli orologi di Pebble: licenziati quaranta dipendenti

Il Ceo della startup, Eric Migicovsky, ha annunciato il taglio del 25% della forza lavoro negli uffici di San Francisco. Il principale motivo è la riduzione degli investimenti da parte dei venture capitalist della Silicon Valley.

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L’orologio di Pebble è destinato a perdere le lancette. La startup, accreditata come la prima realtà ad avere lanciato sul mercato uno smartwatch moderno, lascerà a casa una quarantina di dipendenti, circa il 25% della propria forza lavoro. La conferma è arrivata direttamente dalla bocca del Ceo, Eric Migicovsky che, in un’intervista rilasciata alla testata Techinsider, ha spiegato i licenziamenti con una maggiore difficoltà a trovare investitori. “Quest’anno siamo stati estremamente cauti durante la pianificazione dei nostri prodotti”, ha commentato il Ceo. “Abbiamo dei fondi, ma i soldi ricevuti (dai venture capitalist della Silicon Valley, ndr) sono in quantità ridotta rispetto al passato”. La maggior parte delle teste salterà negli uffici principali dell’azienda, localizzati a San Francisco, con ripercussioni però su tutte le divisioni.

Le acque in cui Pebble naviga ora sono probabilmente agitate, ma fino all’anno scorso la startup era vista come una vera e propria gallina dalle uova d’oro. Secondo un’analisi di Techcrunch, per esempio, nel 2015 la campagna di crowdfunding dell’azienda era ancora quella di maggior successo, con oltre venti milioni di dollari raccolti sulla piattaforma online Kickstarter a partire dal 2012.

Una cavalcata forse figlia dei tempi, considerando che non più di 12 mesi fa gli smartwatch erano ancora un fenomeno relativamente di nicchia, almeno fino all’irruzione sul mercato di Apple. L’orologio intelligente di Cupertino, com’era prevedibile, è diventato in fretta il prodotto più richiesto in questo segmento.

Secondo stime di Idc, nel 2016 la Mela si porterà a casa il 49,4% di market share. Mercato che, sempre per la società di ricerca, toccherà quest’anno i 100 milioni di pezzi venduti. Comunque, il peso di Apple andrà via via attenuandosi, se è vero che entro il 2020 la sua quota scenderà al 37,6%. E Pebble? Secondo Idc, che ha monitorato la diffusione dei sistemi operativi degli smartwatch, la startup potrà contare sul 2,7% di market share. Numeri molto ridotti rispetto ad Apple, ma considerando che la torta complessiva sarà di 237,1 milioni di unità consegnate, Pebble potrà contare su circa 6,4 milioni di orologi venduti. Cifre non sufficienti a evitare i licenziamenti di oggi.

 

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