16/10/2020 di Redazione

Se hai una canzone in testa, Google Search ti dice qual è

Il motore di ricerca aggiunge una funzionalità che trova il titolo di una canzone a partire da qualche nota cantata o fischiettata.

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Google si dedica alla musica, inseguendo Shazam. Al pari dell’applicazione di proprietà di Apple, ora il motore di ricerca della concorrente di Mountain View è in grado di capire quale sia la canzone a partire da frammenti di melodia, canticchiati, mormorati o fischiettati dall’utente. Con l’ultimo aggiornamento di Google Search e della realtiva app mobile, infatti, debutta una funzionalità di ricerca di brani musicali che potrà aiutarci a trovare la canzone che abbiamo in testa e di cui non sappiamo il titolo né l’autore.

Come funziona? Ci basta aprire l’applicazione o il widget i Google Search e cliccare sull’icona del microfono, per poi cliccare sul pulsante “search a song” o impartire l'analogo comando vocale e, infin,e mettersi a cantare o fischiettare per 10 o 15 secondi. Il motore di ricerca troverà il brano corrispondente oppure proporrà una serie di alternative possibili; cliccando su ciascuna di esse si potranno ottenere informazioni sul brano, sull’artista o gruppo musicale, nonché link alla traccia audio da scaricare o video di YouTube.

Disponibile in venti lingue sull’app per Android e in inglese su quella per iOS, questa funzione sfrutta algoritmi di intelligenza artificiale sviluppati dalla stessa Google, che d’altra parte è prima della classe e avanguardista in quest’ambito (basti pensare alla ricerca immagini di Search, alle traduzioni simultanee di Google Translate e alle librerie di algoritmi di TensorFlow, senza dimenticare l’assistente vocale Google Assistant). Più precisamente, viene impiegata la versione evoluta della tecnologia di riconoscimento musicale inizialmente introdotta nel 2017 sugli smartphone Pixel.

Gli algoritmi analizzano la melodia che viene proposta e la trasformano in una sequenza numerica che rappresenta una sorta di “impronta” del brano musicale. Tale sequenza viene poi confrontata con un database offline di migliaia di brani per trovare delle corrispondenze. E se non siamo cantanti provetti, nessun problema: l’intelligenza artificiale riesce a cogliere l’impronta, cioè la struttura fondamentale delle tracce musicali, ignorando eventuali stonature e rumori di fondo.

 

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