23/09/2020 di Redazione

Semaforo verde per Intel: è autorizzata a vendere chip a Huawei

L’azienda dovrebbe essere la prima ad avere ricevuto una licenza speciale dal governo statunitense, indispensabile dal 15 settembre, che gli permette di continuare a fare affari con il colosso cinese.

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Intel dovrebbe essere la prima azienda, o comunque è la sola ad averlo dichiarato pubblicamente (fonte Reuters), ad avere ottenuto una licenza speciale dal governo degli Stati Uniti per continuare a fornire determinati apparati (fondamentalmente processori) a Huawei.

Il colosso cinese è da tempo sotto il mirino dell’amministrazione Trump e dallo scorso 15 settembre sono entrate in vigore sanzioni più severe: non solo non può più fare affari con aziende americane, ma il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha ampliato ulteriormente le restrizioni, imponendo alle società non statunitensi di smettere di vendere a Huawei i componenti (per esempio chip), che hanno sviluppato o prodotto utilizzando tecnologie o software americani. Ecco perché per continuare a essere fornitore del gruppo asiatico è necessaria una speciale autorizzazione.

Un certo numero di altre aziende, tra cui le americane Qualcomm e Micron Technology, le sud coreane Samsung e SK Hynix, le taiwanesi Macronix International e MediaTek, e la società cinese, che produce chip, Semiconductor Manufacturing International Corporation (Smic) hanno chiesto la sospensione del divieto, ma finora sembrerebbe che non ci siano novità in merito alle loro richieste.

Il produttore di chip sudcoreano SK Hynix (fonte Reuters) ha affermato che le società non statunitensi potrebbero avere difficoltà a ottenere l'approvazione e che i produttori stanno cercando di aumentare le forniture ad altri clienti per recuperare le perdite di fatturato legate alle mancate vendite a Huawei.

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