30/03/2023 di Redazione

Sempre più service-oriented la proposta di Quid per il finance

Completato un ciclo di consolidamento fatto di acquisizioni mirate, la società sta puntando ad affiancare le iniziative a forte contenuto innovativo delle banche.

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Quid Informatica può essere oggi considerata fra le realtà di riferimento in Italia nel mondo delle soluzioni per il finance. Per raggiungere questo status, l’azienda (che ha sede principale a Firenze) è passata attraverso momenti di trasformazione e consolidamento che ne hanno segnato il cammino.

Nata nel 1987 con competenze in ambito industriale, Quid ha vissuto la svolta più importante nel 2002, quando Unicredit è diventata uno dei clienti di riferimento e ha orientato gran parte dei successivi sviluppi in direzione dei progetti per le realtà che operano nel credito al consumo. Dal 2010 in poi, parte un percorso di consolidamento, fatto di iniziative interne (l’avvio della partecipata Quin in ambito Operations e Supply Chain o la nascita di Qi-lab, spin off indirizzato al fast prototyping e alla realizzazione di un prodotto per la gestione dell’intero ciclo di vita del credito) e di acquisizioni (Solari Sistemi nel 2018 e Gruppo Sistema nel 2022).

Oggi Quid si presenta come una realtà da oltre 45 milioni di euro di fatturato, un organico di quasi 500 persone e un Ebitda di poco superiore ai 10 milioni di euro. Dal punto di vista dell’offerta, dalla pura system integration la società è evoluta verso una proposizione modulata attorno a Qinetic, piattaforma proprietaria cloud-ready a supporto della trasformazione delle banche: “Fino a un paio d’anni fa, non era così semplice far entrare l’idea di cloud nella mentalità degli istituti finanziari, dove prevalevano le preoccupazioni sulle capacità di controllo dei processi e la confusione sui costi”, ricorda Raffaele Turiel, head of corporate communication di Quid Informatica. “Poi però il mercato ha iniziato a reagire bene e ora ci stiamo allargando verso i servizi pay-per-use, con proposte gestionali che sgravano completamente la banca in aree come la firma digitale o il riconoscimento dei clienti”.

In questo scenario, si colloca la collaborazione con Avvera, società del gruppo Credem specializzata nel finanziamento alle famiglie, che ha adottato la piattaforma Qinetic per coprire l’intero ciclo di vita dei processi di credito al consumo: “È certamente più semplice anche per noi lavorare su progetti innovativi by design”, commentano Turiel ed Ettore Menguzzo, presales manager di Quid informatica , “ma la necessità di impostare in modo più evoluto il rapporto con la clientela sta spingendo verso la modernizzazione anche le realtà più tradizionali. I processi di onboarding o la multicanalità sono aree che interessano tutti e non conviene fare reverse engineering su quanto già implementato per ragioni di costo”.

La specificità sulla quale Quid intende far leva riguarda la propria natura di integratore combinata con la proposizione di un core banking in grado di dialogare con i sistemi gestionali esistenti, banche dati come Crif o Credit Bureau o servizi digitali di identificazione: “Possiamo offrire completezza e flessibilità, a differenza, per fare un esempio, delle fintech monoprodotto che offrono servizi verticali e specializzati”, rimarca Menguzzo. “Noi forniamo servizi in Saas, non solo una piattaforma software. In questo senso è rilevante l’accordo strategico con Ibm per l’infrastruttura cloud, anche se la nostra applicazione può operare su un qualsiasi cloud di mercato”.

Il futuro di Quid guarda ancora alla crescita, sia in Italia con un allargamento verso interlocutori di medio-grandi dimensioni sia sul piano internazionale, soprattutto in aree europee dove si presenti un contesto normativo non troppo dissimile da quello italiano e un livello di complessità inferiore.

 

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