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Skype, niente registrazione in Europa: troppo simile a Sky

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha intimato a Redmond di non proseguire con l’iter registrativo del servizio di VoIp: è troppo simile al brand televisivo britannico. Microsoft presenterà probabilmente appello. È la seconda volta che Ms perde contro il gruppo di Murdoch: nel 2013 il colosso Usa dovette cambiare nome alla nuvola SkyDrive, ribattezzata OneDrive.

Pubblicato il 06 maggio 2015 da Redazione

Prosegue la battaglia a corpi di carte bollate e ricorsi in tribunale tra Microsoft e il gruppo British Sky Broadcasting Group. Da qualche anno a questa parte, le questioni non riguardano affatto brevetti o tecnologie “copiate”, ma semplicemente i nomi dei prodotti commercializzati dai due colossi. Certo, l’immagine e l’aspetto significano molto, ed è per questo che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha intimato a Redmond di non registrare nel Vecchio Continente il marchio Skype. Il motivo? È troppo simile per fonetica e significato a Sky e i due brand potrebbero essere facilmente confusi. Ovviamente, Ms non ci sta e ha già annunciato che appellerà la sentenza della Corte, che prevede anche la possibilità per il gruppo di Murdoch di richiedere a Redmond un corrispettivo economico derivante dall’utilizzo del nome Skype in Europa.

La contesa tra i due brand nasce nel 2005, anche se Microsoft allora era decisamente incolpevole: Ms decise infatti di comprare il servizio di VoIp soltanto nel 2011, pagandolo 8,5 miliardi di dollari. Da allora Skype è cresciuto e ha deciso di rivolgersi anche alle aziende, con il recente lancio di Skype for Business, software che è andato a sostituire Microsoft Lync.

La società guidata da Satya Nadella ha invece avuto un ruolo nella vicenda SkyDrive, oggi conosciuto con il nuovo nome OneDrive. La piattaforma di cloud storage è stata ribattezzata proprio in seguito a un altro esposto avanzato da Sky nel 2013: alcuni clienti del gruppo televisivo avevano iniziato a telefonare al cell center aziendale per avere informazioni su un fantomatico nuovo servizio. Semplicemente, avevano confuso SkyDrive con un’offerta riservata agli utenti Sky.

 

 

Scorrendo la sentenza della Corte di Giustizia Europea, si scopre come i giudici abbiano preso in grande considerazione lo status di Sky, descritto come “fornitore leader nel Regno Unito di servizi di televisione digitale”. Un gruppo dalla “reputazione impressionante e ben conosciuta”, con un marchio noto all’84 per cento dei sudditi di Sua Maestà. Insomma, di fronte a ermellini così ossequiosi, Skype non aveva alcuna possibilità di farcela. Si dovrà vedere ora se l’appello produrrà qualche risultato utile per Microsoft o se il colosso di Redmond dovrà rinunciare definitivamente a registrare il marchio in Europa.

 

Tag: skype, onedrive, sky, tribunale

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