16/04/2021 di Redazione

Smart working e applicazioni cloud, il backup preoccupa le aziende

Una ricerca di Barracuda svela che, nel mondo, il 70% dei manager è preoccupato della compliance e della collocazione geografica dei dati di backup.

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Con la crescita dello smart working crescono non soltanto la produttività, la flessibilità e la libertà di poter lavorare da casa. A crescere è anche il rischio di attacchi informatici, di violazioni che puntano a rubare dati dai dispositivi degli utenti o dalle applicazioni cloud. Il problema è stato segnalato da diversi vendor di sicurezza informatica (Palo Alto e Cyberark, per esempio) e trova ora conferma in un nuovo studio di Barracuda, che racconta gli sforzi compiuti dalle aziende per proteggere le loro applicazioni Microsoft 365 (già Office 365).

L’indagine è stata realizzata per conto di Barracuda da Censuswide e si basate sulle risposte di 1.828 executive, professionisti e team manager. Gli intervistati appartengono ad aziende con oltre cinquanta dipendenti collocate in Europa, Medio Oriente, Africa, Stati Uniti, e Asia Pacifico.

Un dato di fondo incontrovertibile è che, in generale, la pandemia ha spostato le aziende verso il lavoro remoto e questo ha naturalmente complicato l’opera di protezione dei dati. Attacchi e data loss oggi preoccupano più che in passato e in particolare fa paura una minaccia informatica oggi in continua ascesa: il ransomware. Il 72% degli intervistati ha detto di temere che i dati Office 365 possano essere obiettivo di attacchi ransomware e il 52% ha svelato che la propria organizzazione è già stata vittima di almeno un episodio di questo tipo.

 

Creare copie di sicurezza dei propri dati è una pratica molto comune nelle aziende, anzi è forte una delle prime attività di data management di cui, giustamente, ci si prende cura. Il backup dei dati è la prima arma di difesa non dal ransomware in sé ma dalle conseguenze del ransomwarei è anche lo stesso backup a generare grattacapi, legati in particolare alla compliance alle regole di privacy: oltre il 70% degli intervistati ha questo pensiero, il 69%  è preoccupato per il fatto che le copie di sicurezza dei dati vengano conservate al di fuori della propria area geografica. Su backup e ricovery emerge una mancanza di strategia, dato che per queste attività il 67% delle organizzazioni si affida tuttora solo alle funzionalità presenti in Office 365. 

 

(Fonte: Barracuda, “The State of Office 365 Backup”)

 

 

Gli applicativi in cloud paiono essenziali per le comunicazioni e la collaborazione aziendale, e tuttavia comportano qualche criticità. Per l’81% degli intervistati che l’uso di Teams crea un problema di conservazione dei dati; per il 77%, il ripristino granulare di Exchange, SharePoint, OneDrive e Teams è importante per la propria organizzazione; il 79% vorrebbe avere la possibilità di ripristinare le mailbox su altre location o utenti.

 

“Il passaggio repentino al lavoro remoto ha fatto aumentare notevolmente l’uso di SharePoint, OneDrive e Teams e reso più importante che mai per le imprese la protezione dei dati Office 365”, ha commentato Tim Jefferson. “Per questo motivo, le organizzazioni sono alla ricerca di soluzioni di backup complete che siano facili da usare, veloci da implementare e con funzionalità come la conservazione granulare, che non sono presenti tra le funzionalità native offerte da Microsoft”. 

 

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