12/01/2023 di Redazione

Startup e Pmi innovative in crescita, il 29% è in Lombardia

Nuovi dati di Anitec-Assinform e Infocamere confermano l’effervescenza delle imprese neonate, medie e piccole dell’Ict, ma anche una distribuzione territoriale non omogenea.

immagine.jpg

In Italia esistono circa 11.500  piccole medie imprese e startup innovative in ambito Ict, e oltre il 29% di esse risiede in Lombardia: sono i dati rilevati da Anitec-Assinform (associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende di informatica e telecomunicazioni) e InfoCamere, aggiornati al 10 ottobre del 2022. Più precisamente, il conteggio è di 11.487, ma considerando solo le startup e Pmi innovative con codice Ateco associato al settore Ict si arriva a 8.416. Le altre 3.071 sono imprese registrate con codici ATECO non associati al settore Ict, ma che dichiarano nella sezione “Vetrine” del registro speciale di svolgere attività digitali.

I  numeri evidenziano una crescita demografica dell’8,6% rispetto alle 7.749 rilevate al termine del terzo trimestre 2021, mentre non è variata di molto, da un anno all’altro, la distribuzione territoriale di queste realtà. Tre regioni italiane racchiudono oltre la metà delle startup e imprese conteggiate: il 29,4% risiede in Lombardia, il 14% nel Lazio, l’8,4% in Campania. Seguono Emilia-Romagna (6,8%), Veneto (6,8%), Piemonte (5,6%), Toscana (4,8%), Puglia (4,8%), Sicilia (3,9%) e Marche (2,1%), mentre le altre regioni hanno quote inferiori al 2%.


Di che cosa si occupano le Pmi e startup italiane innovative dell’Ict? Tra le attività più diffuse spiccano Artificial Intelligence & Machine Learning (12,1%), IoT (10,7%), applicazioni mobili (8,3%), e a seguire Big Data e data science (5,1%), blockchain (4,7%), cloud (3,8%), industria 4.0 (3,7%). Solo il 2,2% si occupa di cybersicurezza e crypto (2,2%). 


Un aspetto è degno di nota: le performance finanziarie delle aziende innovative sono superiori alla media delle Pmi e startup italiane,  come emerge confrontando dati annuali di bilancio (relativi al periodo 2018-2021). Gli indicatori di produttività sono superiori specie per le realtà attive nei segmenti più dinamici, come quelli del 4.0 e dei Digital Enabler (cloud, Big Data, cybersicurezza, IoT, mobile). Complessivamente, le startup e Pmi innovative Ict con bilancio depositato hanno prodotto nel 2021 beni e servizi per un totale di 2,5 miliardi di euro, ben superiore agli 1,6 miliardi del 2020.

 

 


I dati che presentiamo oggi con InfoCamere confermano l’effervescenza del segmento delle startup e delle PMI innovative Ict”, ha commentato Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform. “Queste imprese hanno realizzato maggior valore aggiunto con livelli di produttività migliori, soprattutto nei filoni 4.0 e digital enabler. Hanno mantenuto una sostenibilità finanziaria nel medio periodo e continuano a generare margine. Le startup e Pmi innovative Ict, che hanno la capacità di creare nuovi prodotti e servizi e di generare nuovi posti di lavoro, si confermano motore di innovazione in ogni settore produttivo e rafforzano il loro ruolo per la crescita economica del nostro Paese. Oggi è fondamentale sostenere l’innovazione che viene dalle startup e Pmi innovative e i tanti giovani e giovanissimi che hanno idee, talenti, competenze e soprattutto la determinazione per creare nuova impresa. In una fase di profonda trasformazione del lavoro, dell’industria e delle catene del valore globali abbiamo l’opportunità di rilanciare la nostra economia puntando sull’innovazione digitale e sui giovani per dare nuova linfa e vitalità al sistema economico”.

"Il report conferma che ci troviamo di fronte ad un universo in salute, portatore di dinamiche in grado di aiutare il Paese a fare il balzo nell’innovazione e nella trasformazione digitale”, ha dichiarato Paolo Ghezzi, direttore generale di InfoCamere. “La qualità dell’analisi dei dati di fenomeni complessi e in evoluzione come quello delle startup e Pmi, riassunto dalle informazioni presenti nel portale startup.registroimprese.it, è sempre più centrale per intercettare bisogni e sviluppi dell’innovazione tecnologica nel Paese”.

 

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI