Storage più performante, si aggiornano i PowerMax di Dell Emc
La gamma di array storage prevede ora configurazioni con Ssd Intel Optane a due porte e tecnologia NVMe over Fabric, aumentando gli Iops e riducendo la latenza nelle applicazioni a uso intensivo di risorse.
Pubblicato il 13 settembre 2019 da Redazione

Dell Emc mette il turbo agli array di storage PowerMax, promettendo ai clienti un’archiviazione dei dati “realmente persistente”, migliori prestazioni e l’eliminazione dei temuti colli di bottiglia. I PowerMax, infatti, si aggiornano con potenzialmenti hardware: sono le prima macchine del loro genere a proporre la tecnologia di Storage-Class Memory (Scm) su unità Ssd Intel Optane a due porte. Questi sistemi, inoltre, accolgono ora la tecnologia NVMe over Fabric (NVMe-oF, in realtà un insieme di tecnologie di memoria non volatile ad alte prestazioni) per ridurre la latenza e migliorare significativamente i tempi di risposta delle applicazioni a intenso utilizzo di risorse.
A poco più di un anno di distanza dal lancio, dunque, l’offerta dei PowerMax (da subito proposta come high-end e sdoppiata al momento su due modelli, PowerMax 2000 e PowerMax 8000) è stata aggiornata con alcune tecnologie di ultima tendenza, orientate alla velocità e alla performance. Per quanto riguarda l’aggiunta degli SSD Intel Optane dual port in alcune configurazioni, non deve stupire il fatto che i PowerMax ci siano arrivati per prima: queste unità, infatti, sono frutto di un lavoro sviluppo congiunto di Dell e Intel. Andando un po’ più nel tecnico, poi, la presenza dell’ NVMe-oF su tutti gli array PowerMax è stata resa possibile da nuovi moduli di I/O 32Gb FC, dai director e dagli switch Connectrix 32Gb e dagli host adapter NVMe 32Gb (con software di multipathing Dell Emc PowerPath).
Con questi potenziamenti di configurazione, le prestazioni del PowerMax 2000 salgono a 7,5 milioni di Iops, quelle del PowerMax 8000 a 15 milioni, e per entrambi la latenza si riduce circa di due terzi (da 300 a meno di 100 microsecondi in lettura). Un motore di intelligenza artificiale integrato negli array permette l'analisi predittiva e il riconoscimento dei pattern per posizionare automaticamente i dati sulla tipologia di supporto più appropriata (Scm o Flash) in base al relativo profilo di I/O.
La gamma di array software si aggiorna anche con qualche novità interessante per gli sviluppatori e per le aziende che adottano il metodo DevOps: debuttano ulteriori integrazioni, moduli e plug-in per i Vmware vRealize Orchestrator, Ansible e Kubernetes. In sostanza, diventa ora possibile usare i PowerMax per automatizzare la gestione e il provisioning di infrastrutture It e per automatizzare flussi di lavoro DevOps.
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