06/08/2014 di Redazione

Surface Pro 3, il tablet di Microsoft, in Italia a fine agosto

A partire dal 28 agosto la terza generazione del tablet, da 12 pollici con a bordo Windows 8.1, arriva in 25 Paesi dopo il lancio in Usa, Canada e Giappone . Con questa nuova ondata l’azienda di Redmond prova a recuperare le perdite dovute agli alti costi

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Dopo il lancio nel Nord America e in Giappone, fra giugno e luglio, Surface Pro 3 arriva in Italia e in altri 24 mercati a fine agosto, il 28 del mese, provando a risollevare le sorti della (finora non fortunatissima) avventura di Microsoft nel mercato dei tablet. Pur trattandosi di un prodotto di ottima fattura, convincente sotto il profilo hardware e del design, nonché agevolmente utilizzabile per lavorare, la produzione di Surface finora è costata alla casa di Redmond  più di quanto non abbia prodotto, a causa di vendite inferiori al previsto e penalizzate dalla forte concorrenza di più economici modelli Android.

In base alle le cifre contenute nei documenti consegnati alla Sec, Computerworld ha calcolato che le spese ammontano a 772 milioni di dollari (nella cifra rientra anche la produzione di Surface Mini, il cui lancio è poi stato bloccato), a fronte di 409 milioni di dollari di profitti derivanti dalle vendite e, dunque, con una perdita netta di 363 milioni dollari.

Tra i punti di forza della terza versione di Surface Pro 3 c’è il formato 12 pollici, che conferisce al tablet una ancora maggiore “lapability”, espressione con cui Microsoft si riferisce alla possibilità di appoggiarlo sulle ginocchia come si farebbe con un notebook classico. L’identità primaria di questo modello è, anzi, esplicitamente quella di un sostituto del netbook, più leggero e sottile, reso scattante dai processori Intel Core di quarta generazione (i3, i5 o i7) e reso smart dallo schermo tattile.

Grazie a un cavalletto, il tablet può assumere diverse posizioni a seconda dell’occasione d’uso. Le configurazioni possibili prevedono 4 o 8 GB di Ram e 64, 128, 256 o 512 GB di spazio per lo storage.

Sarà, per Microsoft, una prova del nove? Dalle parole dell’amministratore delegato  Satya Nadella emerge il desiderio dell’azienda di affermarsi anche come produttore di hardware, ma non certo a qualsiasi costo: “Svilupperemo nuove categorie come abbiamo fatto con il Surface”, ha annunciato il Ceo, “ma non siamo nel mercato hardware per amore dell’hardware. Il portafoglio dei dispositivi sarà allineato alla nostra strategia, in quanto azienda di piattaforme e produttività”.

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