Ucraina e Russia rallentano le vendite di smartphone in Europa
Nel primo trimestre i volumi calano del 10% anno su anno, ma la domanda resta sostenuta. A detta di Canalys, c’è spazio per l’ottimismo.
Pubblicato il 27 maggio 2022 da Redazione

Per il mercato degli smartphone in Europa c’è “spazio per l’ottimismo”, nonostante il calo delle vendite: usa questa espressione la società di ricerca Canalys nel commentare i numeri del primo trimestre di quest’anno. Tra l’inizio di gennaio e la fine di marzo in Europa sono stati messi in commercio 41,7 milioni di telefoni cellulari, un numero che segna un calo del 10% rispetto ai volumi del primo trimestre 2021. Ma c’è spazio per l’ottimismo, a detta di Canalys, perché la contrazione del mercato pare legata soprattutto a dinamiche contingenti e non a un declino strutturale della domanda.
A causa del conflitto armato e della crisi geopolitica, in Ucraina e in Russia le vendite sono crollate rispettivamente del 51% e del 31% anno su anno, e questo ha avuto un contraccolpo su tutto il mercato. “Nel resto dell’Europa”, ha sottolineato Runar Bjørhovde, analista e ricercatore di Canalys, “le consegne sono diminuite soltanto del 3,5% anno su anno, evidenziando che la domanda resta intaccata. Ma la guerra in corso ha portato l’inflazione su livelli record e la fiducia dei consumatori è in caduta”.
La vera prova del nove, ha spiegato l’analista, saranno il secondo e terzo trimestre, momento in cui sarà meglio percepito il reale impatto della guerra sul mercato.
Nel trimestre il marchio più commercializzato è quello di Samsung, detentore di un market share a volume pari al 35%, e aiutato da una ripresa delle forniture di componenti per i modelli di fascia media e bassa. Al secondo posto c’è Apple, aiutata dalla solida domanda di iPhone 13. Seguono Xiaomi (che ha beneficiato del lancio dei nuovi Redmi Note 11), Realme e Oppo.
“I vendor emergenti stanno accelerando, nonostante le incertezze”, ha spiegato Ayush Shastry, analista e ricercatore di Canalys. “Le limitazioni nelle forniture e la variabilità della domanda da mercato a mercato hanno dato a nuovi marchi l’occasione di irrompere e prendere la loro parte. Il focus di Realme e di Vivo sul commercio indiretto e sui canali e-commerce ha prodotto i suoi frutti. Poiché il settore fronteggia molti rischi, relativamente sia alle forniture sia alla domanda, migliorare specifiche alleanze di canale sarà cruciale per i vendor nei prossimi trimestri. La concorrenza sul canale è forte e i vendor hanno un’occasione unica di aiutare i propri partner di canale a differenziare le offerte e di costruire relazioni a lungo termine”.
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