27/12/2019 di Redazione

Una sicurezza migliore e semplice da gestire per i musei di Roma

Zètema, società responsabile dei servizi digitali di una ventina di musei romani, si è rivolta a Check Point per realizzare una soluzione di cybersicurezza centralizzata. Ha ottenuto controllo, velocità e visibilità.

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A Roma, come in molte grandi città turistiche, la promozione della cultura e i servizi di supporto ai visitatori dei musei poggiano anche sul digitale. Zètema, società in house del Comune della Capitale, si occupa di rafforzare e integrare i servizi che permettono di massimizzare la fruibilità del patrimonio storico, artistico e culturale cittadino. Le sue attività spaziano dall'organizzazione di mostre alla didattica, dalla biglietteria in loco ai servizi Web per l'acquisto di biglietti e le prenotazioni, dall'accoglienza dei turisti alla manutenzione. I suoi interlocutori diretti sono gli oltre 850 dipendenti di una ventina di musei e relativi bookshop, aree ristoro e caffetterie.

Per rendere più efficienti le proprie attività, l’azienda ha introdotto numerosi processi automatizzati. Tuttavia, negli anni le piattaforme di sicurezza informatiche non sono riuscite a stare al passo con la crescita delle connessioni, dei procedimenti digitali e dei dati prodotti dalla grande quantità di turisti: dunque si era creato un sistema poco integrato e difficile da gestire. “Il reparto IT è composto da sole due persone”, racconta l’IT manager di Zètema, Luca Pavone. “Pertanto era necessario adottare una piattaforma che fosse semplice da utilizzare”.

La società ha quindi scelto di sostituito la precedente, complessa soluzione di sicurezza con una piattaforma basata sulle soluzioni di Check Point per la prevenzione delle minacce, Next Generation Threat Prevention, e per la protezione dagli attacchi zero-day, SandBlast Zero-day Protection. Quest’ultima si compone di un modulo di sandboxing, in grado di identificare le minacce, e di uno che “ripulisce” i contenuti dal problema. Sono integrate, inoltre, funzioni di controllo delle applicazioni e di Url filtering, le quali permettono ai dipendenti dei musei e ai turisti di navigare su Internet evitando siti Web pericolosi e applicazioni sospette.

 

Alla base della soluzione adottata da Zètema c’è la piattaforma di gestione della sicurezza informatica R80.20 di Check Point. Vi sono integrate funzioni di gestione centralizzata per l’attività di prevenzione delle minacce e regole di accesso basate su utenti, oltre a strumenti per l’analisi degli eventi e le segnalazioni di quelli che richiedono attenzione immediata del personale IT.

 

“La soluzione Check Point ci ha consentito di integrare, ottimizzare e innalzare il nostro livello di protezione, integrando tutte le funzionalità che mancavano nelle piattaforme precedenti in una singola piattaforma”, assicura l’IT manager. “Disponiamo di una singola interfaccia, dalla quale è possibile gestire Vpn, regole firewall, sicurezza a livello di applicazioni, controllo di navigazione e integrazione con Active Directory. Con la soluzione precedente, tale facilità d’uso sarebbe stata impossibile. Ora è possibile eseguire qualunque operazione nella metà del tempo”.

 

Oltre ad aver potenziato la capacità di prevenzione delle minacce, la piattaforma consente anche all’IT di avere un maggiore controllo e una maggiore visibilità sui dati. “La differenza fondamentale risiede nella quantità di dati che siamo in grado di generare e visualizzare”, spiega Pavone. “Siamo in grado di vedere chiaramente il numero di attacchi presenti nei rapporti, di quelli rilevati e di quelli bloccati”.

 

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