12/10/2022 di Redazione

Uniti si vince. Ibm invita i partner alla “federazione” di competenze

Competenze complementari per affrontare le domande complesse del mercato. La forza di IBM: ecosistema e nuove tecnologie a basso consumo e costi. Il commento di Fabrizio Saltalippi

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Non è certo un mercato facile quello che si sta presentando in questi ultimi anni e in special modo in questi mesi. La difficoltà e i motivi sono sotto gli occhi di tutti, portando le aziende a fare delle scelte rigorose riguardo i propri investimenti tecnologici, puntando a fornitori che siano in grado di accompagnarle nella loro transizione o ottimizzazione digitale in un mondo sempre più complesso. 
Competenze estese e tecnologie a costi e consumi inferiori sono quindi due degli aspetti a cui le aziende oggi prestano particolare attenzione. La stessa attenzione che IBM ha voluto dare a questi temi in occasione del proprio Ecosystem Summit, l’evento annuale che il vendor riserva ai propri partner, tenutosi recentemente a Roma e del quale abbiamo chiesto a Fabrizio Saltalippi, director of partner ecosystem IBM Italy (nella foto di apertura), di farci un sunto e commentare alcuni dei principali temi emersi.
 
Nuovi business model per l’ecosystem IBM per affrontare le criticità dei clienti
 
Siamo in un momento in cui bisogna affrontare il mercato in maniera decisa, senza potersi concedere tentennamenti – commenta il direttore del canale IBM -. E allora dobbiamo unire tutte le nostre forze per dare risposte mirate alle richieste, sempre più complesse, articolate e sfidanti che i clienti ci stanno facendo. Per questo motivo stiamo invitando i partner che fanno parte del nostro ecosistema, che in Italia conta complessivamente 400 realtà, tra partner hardware e quelli software, a unirsi, a collaborare tra di loro, mettendo sul piatto ognuno le proprie specifiche competenze e specializzazioni, per arrivare alla fine a dare una risposta univoca al mercato”. 
 
Un mercato che, anche a causa delle situazioni contingenti è, o è obbligato a esserlo, sempre più esigente, aprendo nel contempo a nuove opportunità per i partner, che devono, però pensare a nuovi modelli di business basati sulla collaborazione.
 
IBM invita l’ecosystem a una sinergia dall’unione delle competenze
 
Se l’edizione 2021 del summit si era concentrata sui temi della dimensione tecnologica di IBM e sulla continuità nelle roadmap di sviluppo e quindi della necessità per IBM di avere un canale che “traduca” le tecnologie in risposte di business per i clienti, quest’anno l’IBM Ecosystem Summit ha voluto porre il focus sulla necessità di mettere a fattor comune le competenze con il canale, in modo da costruire, insieme, la roadmap tecnologica. 
 
Il momento difficile che il mercato sta vivendo richiede una strategia più in linea con le nuove dinamiche – ribadisce Saltalippi -. Si tratta certamente di un momento di crisi, ma anche di rivoluzione. E le rivoluzioni attivano nuovi processi inarrestabili. Servono quindi approcci più coraggiosi che in passato, con delle scelte più innovative. Per questo in occasione del nostro Summit abbiamo mostrato degli esempi di partner che si sono aggregati su competenze differenti per poter rispondere alle esigenze dei clienti finali: infrastrutture e sicurezza gestita, integrazione e deep skill su asset management. Specializzazioni spinte, che insieme aumentano la potenza e il valore della risposta”. 
 
Tecnologie Linux che abbassano i costi di corrente e licensing
 
Strategie IBM di approccio al mercato corroborate dal lancio di nuove tecnologie a supporto. Come le nuove macchine Linux One, server che arrivano dalla filosofia del mondo Z ma totalmente Linux, che offrono grande risparmio energetico e sui licensing. 
Un segno che nei momenti di difficoltà bisogna pensare in maniera diversa. E coraggiosa. “Quando un cliente chiede di cambiare la propria server farm Intel, bisognerebbe azzardare a pensare a qualcosa di davvero differente che consenta di ottenere gli stessi risultati e, meglio ancora, con importanti saving economici”. 
 
IBM Ecosystem Tech Challenge: chi vince va a studiare
 
L’Ecosystem Summit è stata inoltre occasione per il lancio della nuova edizione della Tech Challenge, un concorso a premi in tre manche in cui i partner presentano le proprie soluzioni basate su tecnologie IBM.
Due i partner che vengono premiati a ogni manche. Alla fine, i sei partner vincenti saranno invitati, nella primavera 2023, a fare uno study tour negli USA sui temi dell’Intelligenza Artificiale, le infrastrutture hardware e il mondo del software cognitivo. Temi sviluppati su una roadmap di almeno 15 anni, a conferma del percorso, molto lungo, che caratterizza gli impegni tecnologici di IBM e sui quali i partner possono ritenersi fiduciosi nei loro investimenti.
 
Studiare, specializzarsi, per potere, insieme, affrontare il mercato di oggi ma, ancor di più, quello di domani, che si prevede sarà sempre più complesso.
IBM tende quindi a valorizzare le singole eccellenze in un contesto di ecosistema che ne aumenta la portata e la capacità di risposta ai clienti. “La strada per affrontare il mercato si apre con le competenze e le certificazioni. E il nostro impegno in tal senso non si ferma” riprende Saltalippi, che conclude: “Recentemente abbiamo, infatti, organizzato delle giornate di full immersion gratuite per l’ottenimento delle certificazioni su tutte le nostre piattaforme, che hanno visto la partecipazione di 300 persone a Milano e di 200 a Roma, in collaborazione con i nostri distributori, e presto prevediamo di attivare nuove iniziative simili ma itineranti capillarmente per la Penisola”.
 

 

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