USA: cyberguerra più pericolosa dell'11 settembre
Il Segretario della Difesa statunitense, Leon Panetta, ha definito Internet il campo di battaglia del futuro e ha spiegato come un attacco di cyber-terrorismo potrebbe mettere in ginocchio gli Stati Uniti facendo più danni dell'attacco alle Torri Gemelle di 11 anni fa.
Pubblicato il 15 ottobre 2012 da Elena Re Garbagnati

I cyber attacchi ai danni delle infrastrutture critiche degli Stati Uniti potrebbero avere un impatto analogo a quello degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. L'ammonimento arriva da Leon Panetta, Segretario della Difesa statunitense ed ex Direttore della Cia, secondo cui gli attacchi informatici perpetrati dagli Stati esteri o da gruppi di estremisti sono destinati ad aumentare in futuro e potrebbero colpire obiettivi di vitale importanza come i servizi.
Panetta ha definito Internet "il campo di battaglia del futuro" nel corso di una riunione per la sicurezza nazionale (BENS) tenutasi a New York, e ha insistito sul ruolo che dovrebbero avere i militari nella sicurezza delle reti nazionali. Il Segretario ha cercato di fare leva sulle aziende per sensibilizzarle sui rischi che corrono e per metterle in guardia del pericolo di un attacco su larga scala, che a quanto pare non è un'evenienza remota.
"Un attacco distruttivo di cyber-terrorismo potrebbe virtualmente paralizzare la nazione" ha concluso Panetta, che ha espresso preoccupazione per i recenti attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) ai danni delle maggiori istituzioni finanziarie americane. Il problema è la velocità con cui gli hacker hanno colpito: hanno fatto in tempo a paralizzare i servizi online e i siti web prima che si riuscisse a intervenire.
Il Segretario ha inoltre fatto riferimento all'attacco malware soprannominato Shamoon che ha colpito la compagnia petrolifera Saudi Aramco, sovrascrivendo con informazioni spazzatura i dati archiviati sugli oltre 30mila computer che sono stati infettati e resi inutilizzabili, tanto da dover essere sostituiti. "Shamoon è stato probabilmente l'attacco più distruttivo visto fino ad oggi ai danni di un'azienda privata" ha spiegato.
Secondo il Segretario "una nazione o un gruppo estremista potrebbe utilizzare questo tipo di strumenti informatici per ottenere il controllo di infrastrutture critiche e ad esempio far deragliare treni passeggeri o convogli carichi di sostanze chimiche letali, contaminare il sistema idrico nelle grandi città, o mettere fuori uso la rete elettrica in numerose parti del Paese".
Nella visione più distruttiva di Panetta potrebbero addirittura "sovrapporsi attacchi di questa portata da parte di gruppi differenti, in combinazione con un attacco fisico contro gli Stati Uniti". Uno scenario simile, ha detto Panetta, sarebbe l'equivalente di un "cyber Pearl Harbor".
L'insistenza di Panetta sulle utility è da riagganciare alle vulnerabilità dei sistemi SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition), largamente impiegati nella gestione di infrastrutture critiche. Il discorso di Panetta riguarda gli Stati Uniti in dettaglio, ma secondo le informazioni discusse da Kaspersky in una recente conferenza anche l'Europa sarebbe sguarnita contro l'imminente cyberguerra.
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