12/07/2022 di Redazione

Vendite di Pc ancora in calo, ma permangono aree di crescita

Nel secondo trimestre del 2022 i volumi in commercio sono diminuiti del 15,3% anno su anno, in base alle stime di Idc. Lenovo in testa.

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Le vendite di Pc stanno di nuovo calando, dopo i fasti di un 2020 segnato dall’improvvisa necessità di nuovi dispositivi per lo smart working e un 2021 di assestamento. Secondo le stime di Idc, nel secondo trimestre di quest’anno i volumi distribuiti su scala mondiale sono scesi del 15,3% anno su anno, per un totale di 71,3 milioni di unità messe in commercio. Il periodo di aprile-giugno è stato il secondo trimestre consecutivo di discesa, e il declino è stato peggiore del previsto a causa degli accentuati problemi di fornitura di componenti e di logistica. Problemi causati, a loro volta, dai nuovi lockdown in corso in Cina e dai “persistenti venti contrari dell’economia”, scrive Idc.

“Le paure di una recessione continuano a crescere e indeboliscono la domanda in diversi segmenti”, ha spiegato Jitesh Ubrani, direttore della ricerca del Mobile Device Tracker di Idc. “La domanda di Pc consumer si è indebolita nel breve termine e rischia di deperire nel lungo termine perché gli utenti stanno diventando più cauti nello spendere e ancora una volta si stanno abituando a utilizzare diversi dispositivi per attività di computing, come telefoni e tablet”.

Nonostante il declino degli ultimi sei mesi, le vendite di Pc restano su livelli superiori a quelli del periodo pre pandemico. Nel secondo trimestre del 2018 erano stati commercializzati 62,1 milioni di dispositivi, nel secondo trimestre del 2019 si era arrivati a 65,1 milioni. Oggi permangono, infatti, delle aree di crescita che contribuiscono a tenere a galla il mercato, in particolare la domanda di sistemi Windows destinati all’utilizzo lavorativo e di fascia medio-bassa. In questo segmento, anzi, la domanda è ancora non del tutto saturata.

Tra i vendor, al primo posto si è piazzata Lenovo, con una quota a volume del 24,6%, in crescita rispetto al 23,7% del secondo trimestre 2021. Seguono Hp (18,9%), Dell (18,5), Acer, Apple e Asus (tutte e tre molto vicine, con percentuali comprese tra 6,9% e 6,6%).

 

 

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