29/05/2024 di redazione

Il supercalcolo (efficiente) aiuta a studiare i cambiamenti climatici

Il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici di Lecce utilizzerà “Cassandra” un sistema di High Performance Computing di Lenovo a 180 nodi di calcolo.

Il Centro di Supercalcolo del Cmcc

Il Centro di Supercalcolo del Cmcc

Il supercalcolo, cioè il calcolo informatico ad alte prestazioni, è un prezioso strumento nell’ambito degli studi scientifici, che spesso si basano su grandi volumi di dati e su complessi modelli matematici. Ne è esempio il lavoro condotto dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc) di Lecce: fondato nel 2005 con il supporto dell’finanziario dell’allora Miur, del Ministero dell’Ambiente, Ministero dell’Agricoltura e delle Politiche Forestali e il Ministero delle Finanze, questo ente è una delle poche strutture in Europa dedicate esclusivamente alla ricerca sui mutamenti climatici e allo studio dei loro impatti e interazioni con la società e l’economia.

Il data center di supercalcolo del Cmcc, attivo dal 2008, è la più potente infrastruttura Hpc in Italia: in seguito al suo ampliamento, realizzato nel 2022, conta su quasi 25mila core di elaborazione, vanta prestazioni di picco teoriche 2.400 TFlops e può sfruttare una capacità di storage online pari a 32 petabyte, mentre altri 40 petabyte sono a disposizione per l’archiviazione su nastro. Con l’ampliamento del 2022 è stato adottato un sistema di High Performance Computing (Hpc) di Lenovo, “Juno”: basato su processori Intel Xeon e Gpu Nvidia, dispone di una potenza di calcolo complessiva di circa 1.134 TFlops.

“Nel corso degli anni, sin dalla prima installazione di sistemi Hpc, Lenovo si è dimostrato un partner tecnologico molto affidabile proponendo soluzioni sempre all’avanguardia, che hanno consentito ai ricercatori del CMCC di ottenere importanti risultati nelle simulazioni climatiche”, ha commentato Giovanni Aloisio, direttore del Supercomputing Center del Cmcc.

Entro la fine di quest’anno verrà installato un secondo e più potente sistema Hpc di Lenovo a 180 nodi di calcolo, battezzato “Cassandra”. Si occuperà dell’installazione Ricca IT, un partner certificato di Lenovo che nel corso degli anni ha maturato significative esperienze nel campo del calcolo ad alte prestazioni e dell’intelligenza artificiale.

Con Cassandra il centro potrà espandere e accelerare le attività di ricerca, eseguendovi modelli di simulazione climatica del sistema terra, dell’oceano, modelli di previsione stagionali (sia globali sia regionali) e applicazioni di intelligenza artificiale.

Un dettaglio del Supercomputing Center del Cmcc

Un dettaglio del Supercomputing Center del Cmcc

Il sistema utilizza 180 nodi SD650 V3 con due Cpu Intel Xeon Max 9480 e può raggiungere una potenza elaborativa di 1,2 petaflops (di picco), che rappresenta un incremento del 100% rispetto alla soluzione attualmente in funzione nel Cmcc. Il sistema sarà integrato con una soluzione dedicata ai workload di intelligenza artificiale, basata su due nodi di calcolo dotati ciascuno di otto Gpu Nvidia H100.

Se, indubbiamente, i sistemi di supercalcolo sono energivori, d’altro canto “Cassandra” permetterà al centro di ricerca di migliorare la propria efficienza operativa grazie a consumi energetici ottimizzati. Il supercomputer impiegherà, infatti, il sistema di raffreddamento ad acqua brevettato di Lenovo, cioè la tecnologia Neptune Direct Water-Cooling, capace di catturare fino al 98% del calore prodotto dal supercomputer. Il primo vantaggio è che, impedendo alle Cpu di raggiungere valori critici, si evita la riduzione della frequenza massima dei core. A detta di Lenovo, inoltre, è possibile ridurre i consumi di elettricità finalizzata al raffreddamento di circa il 15% rispetto ai consumi di un sistema ad aria, perché si evita di dover movimentare delle ventole. 

“Siamo lieti di questa rinnovata collaborazione con il Cmcc che oggi è un centro di eccellenza in Europa per la ricerca sui mutamenti climatici, un tema cruciale per il nostro tempo e per le future generazioni”, ha detto Alessandro de Bartolo, amministratore delegato e country general manager dell’Infrastructure Solutions Group di Lenovo. “Il calcolo ad alte prestazioni è uno strumento prezioso per affrontare la sfida della complessità negli istituti di ricerca, nei laboratori ma anche in azienda perché rende accessibili calcoli, analisi e simulazioni che in precedenza erano lunghe e costose. Lenovo è il primo fornitore di supercomputer al mondo e contemporaneamente ha conquistato la prima posizione nella Green500, la classifica che misura l’efficienza energetica dei sistemi Hpc. La nostra ambizione è quella di elevare costantemente le prestazioni dei supercomputer, assicurandoci che i nostri sistemi Hpc mantengano livelli di consumo energetici sostenibili”.

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