Un digital twin della Basilica di San Pietro in Vaticano per meglio soddisfare tutte le curiosità di chi visiterà Roma durante il Giubileo 2025, ma anche di tutti gli amanti dell’arte e dell’architettura che resteranno a casa. Fabbrica di San Pietro, cioè l’ente deputato alla gestione della Basilica celebre nel mondo, e Microsoft hanno collaborato per creare un gemello digitale in grafica 3D immersiva, potenziato dall’intelligenza artificiale, che consente di esplorare l’opera in tutti i suoi angoli, anche quelli normalmente nascosti all’osservatore, e di guardarla da diversi punti di vista.
L’uso delle tecnologie di scansione digitale e replica 3D non sono una novità nel panorama dell’arte e dell’architettura, impiegate sia nelle attività di restauro sia all’interno di portali Web e servizi rivolti al grande pubblico e ai turisti. Significativo è il caso di Notre-Dame: dopo il drammatico rogo del 2019, è risultato prezioso il modello in grafica tridimensionale realizzato quattro anni prima dallo storico di nazionalità belga Andrew Tallon (a cui si deve l’analoga mappatura di oltre quaranta cattedrali in Europa).
Con “La Basilica di San Pietro: AI-Enhanced Experience”, questo il nome del progetto voluto dal Cardinale Gambetti, arciprete della Basilica e presidente della Fabbrica di San Pietro, si fa un passo ulteriore attingendo alle più evolute tecnologie di intelligenza artificiale di Microsoft. Il Giubileo è alle porte ma i lavori sono stati avviati due anni fa coinvolgendo diversi ruoli professionali, studiosi ed esperti del Vaticano, il team di Microsoft e di altre aziende tecnologiche.
“Siamo giunti a definire un piano coordinato di servizi e di attività di comunicazione per una 'Basilica in uscita'”, ha dichiarato il cardinale Mauro Gambetti. “ In questi anni, non senza fatica, abbiamo affrontato la splendida sfida del rapporto tra l’uomo e la tecnica con lo spirito di fraternità, che ha animato importanti collaborazioni improntate alla circolarità, di competenze, di punti di vista e di mezzi, con il comune obiettivo di favorire la crescita umana delle persone. Abbiamo così potuto strutturare un sistema informativo della Fabbrica, mettere a servizio degli Uffici un Enterprise Resource Planning e avviare il processo di informatizzazione della gestione documentale, archivistica e delle risorse umane; inoltre, abbiamo realizzato il primo step del Building Information Modeling della Basilica”.
(Immagine: Microsoft)
Per tre settimane droni, fotocamere e laser hanno catturato all’interno della Basilica più di 400mila immagini ad alta risoluzione, utilizzate poi per creare un modello 3D estremamente dettagliato. Con tecniche di fotogrammetria (partendo da almeno due fotogrammi distinti dello stesso soggetto) il team della startup francese Iconem ha potuto identificare la posizione spaziale e la forma di ogni elemento degno di nota. La divisione AI for Good Lab di Microsoft ha poi lavorato sulla vasta mole di dati della fotogrammetria, ospitati ed elaborati sul cloud di Azure, per ottenere un digital twin preciso al millimetro.
L’intelligenza artificiale ha completato l’opera, migliorando la visualizzazione degli interni e degli esterni della Basilica e creando una ricostruzione virtuale fruibile senza interruzioni. Ma l’AI gioca un ruolo anche nelle attività di restauro e conservazione, avendo aiutato a rilevare e mappare le vulnerabilità strutturali della Basilica, come crepe e tessere di mosaico mancanti, per orientare al meglio i futuri interventi.
“L'intelligenza artificiale ci permette di ammirare questa Basilica in una modalità unica e innovativa mai vista in precedenza”, ha commentato Brad Smith, vice chairman e presidente di Microsoft. “Questa partnership, che unisce istituzioni e innovazione tecnologica, ha creato un’esperienza memorabile per tutti coloro che vogliono approfondire storia e significato di questo luogo straordinario".
Per la fruizione del gemello digitale sarà attivato un sito Web dedicato, accessibile a tutti, ma Microsoft ha già svelato un po’ di contenuti e il backstage del progetto. Al digital twin si affiancheranno due mostre immersive permanenti, "Petros Eni" e "Petros Eni Octagon", curate dallo studio di design lituano Dadada. Pensate come espansione dell’esperienza di visita della Basilica, saranno fruibili in loco a partire dall’inaugurazione dell’anno del Giubileo, il 24 dicembre prossimo.