Mentre l’intelligenza artificiale corre, con innovazioni continue, le infrastrutture tecnologiche delle aziende faticano a tenere il passo. Infrastrutture inadeguate, mancanza di visibilità sui dati e rischi di cybersicurezza sono alcune delle problematiche che ostacolano o rallentano i progetti. Oltre alle questioni tecniche, le lacune di risorse e di competenze attualmente impediscono a molte aziende di procedere sul cammino dell’AI.
Cisco entra a gamba tesa sul problema con un piano di rilancio del programma di canale, teso a colmare le suddette lacune e, contemporaneamente, a premiare i partner che si facciano portabandiera dell’intelligenza artificiale presso le aziende utenti. “Nelle conversazioni con i nostri clienti, ciò che sentiamo è che l’AI si muove troppo velocemente per le capacità di supporto delle loro infrastrutture”, ha esordito Tim Coogan, senior vice president of global partner sales, in conferenza stampa. “Per il modo in cui l’AI si muove, le strategie per i dati messe in piedi un anno o un anno e mezzo fa sono insufficienti per l’attuale contesto. Emerge, inoltre, un significativo gap di competenze. Andando avanti, anno dopo anno, sarà sempre più probabile che l’AI abbia un impatto significativo sulle attività dei nostri clienti e, quindi, dei nostri partner”.
Come evidenziato dal recente “Cisco Global AI Partner Study”, condotto su 1.500 rappresentanti di partner di canale in 29 Paesi, intorno all’intelligenza artificiale ruotano forti aspettative. Ben l’89% del campione pensa che l’AI nei prossimi anni avrà un “impatto significativo” sulle attività e sul business dei propri clienti. A conferma di ciò, tra le aziende utenti interpellate da Cisco per lo studio “AI Readiness Index”, l’84% condivide la stessa opinione. Questo "impatto significativo”, a detta di Cogan, è per gli operatori di canale, i system integrator, i Managed Service Provider una “grande opportunità” da cogliere. Ma per farlo bisogna sapere aiutare i clienti a superare gli ostacoli che attualmente rallentano l’innovazione.
Quali? Dallo studio di Cisco emergono in primo piano i limiti di infrastruttura IT e i timori di sicurezza, legati sia alla qualità degli output dell’intelligenza arficiale, sia alla protezione dei dati e delle applicazioni di AI. “Questi sistemi non sono deterministici, e ciò significa che si può porre più volte una stessa domanda e ottenere risposte diverse”, ha illustrato Jeff Schultz, senior vice president of Portfolio Strategy di Cisco. “Servono delle misure di salvaguardia e bisogna proteggere le aziende dai risultati di cattiva qualità e dannosi. Allo stesso tempo, bisogna difendere questi nuovi sistemi dagli attori malevoli, che trovano ogni giorno nuovi e astuti metodi per attaccare”.
Schultz ha ricordato la veloce evoluzione dell’intelligenza artificiale degli ultimi anni, dai modelli linguistici capaci di generare testi a quelli multimodali, sempre più sofisticati, fino agli agenti AI. “Crediamo”; ha detto il senior vice president, “che questo rappresenti un’enorme opportunità per il mondo, ma che ci siano anche enormi implicazioni per le architetture tecnologiche dei nostri clienti. E credo che praticamente ogni cliente con cui parliamo stia rivalutando le scelte di information technology fatte negli ultimi anni”.
Tim Coogan, senior vice president of global partner sales di Cisco
Le novità del programma partner di Cisco
Nelle aziende, quindi, ci sono ripensamenti in atto nell’ambito dell’infrastruttura, della gestione dei dati e della cybersicurezza. Cisco ha quindi deciso di potenziare il proprio programma partner per aiutare il canale a cogliere e a monetizzare le opportunità legate a queste trasformazioni. Nel Cisco 360 Partner Program, annunciato lo scorso anno, debutteranno il 25 gennaio 2026 “nuovi percorsi di redditività per soluzioni che generano valore per i clienti”, spiega Cisco, ovvero per soluzioni focalizzate sul rinnovamento delle reti, sull’intelligenza artificiale, sulla sicurezza, sulla collaborazione e sulle infrastrutture su larga scala.
Saranno previsti maggiori incentivi per i partner che realizzano progetti di aggiornamento delle reti, AI, sicurezza e servizi premium. Inoltre sarà possibile prevedere la redditività con uno strumento ad hoc (Cisco Partner Incentive Estimator) e sbloccare bonus aggiuntivi al crescere delle competenze maturate e dell’offerta proposta. Più precisamente ci sarà un bonus che premia l'ampiezza del portafoglio (Bonus Cross Sell) e un altro che premia le competenze, il valore e la crescita prevedibile (Bonus di Specializzazione).
“Stiamo allineando il nostro programma di sconti e incentivi alle innovazioni del portfolio di Cisco e alle capacità della community dei nostri partner, per soddisfare le esigenze di un mercato in evoluzione”, ha sottolineato Coogan. “Il modo in cui approcciamo questo tema è ciò che chiamiamo ecosistema di partner agile. Dobbiamo continuare a reagire e ad adattarci, rapidamente e insieme. I marketplace in cui siamo presenti richiedono un adattamento incredibilmente rapido e innovazione a ciclo continuo. Il metodo tradizionale degli investimenti discreti non si adatta più ai dinamici cambiamenti del mercato, quindi l’innovazione a ciclo continuo è assolutamente critica”.
Per quanto riguarda le competenze, il programma si espanderà con diverse nuove risorse, tra corsi e contenuti formativi, teorici e pratici. Ci saranno i Cisco Partner Learning Journeys, cioè percorsi formativi strutturati per ruolo, sia tecnici sia commerciali di vario livello, e poi un assistente chatbot (Cisco AI Assistant for Partners) che darà accesso a contenuti declinati in più lingue. Con la Cisco U. AI Skills Expansion verrà offerta formazione pratica su competenze di intelligenza artificiale, analisi dei dati e utilizzo delle API per l’ideazione di progetti pilota.
Non mancano aggiunte all’offerta di specializzazioni e certificazioni. Nella sezione “Learn with Cisco” debutterà una certificazione “Cisco AI Infrastructure Specialist”, parte del più ampio percorso di certificazione CCNP Data Center. Dal mese di febbraio, inoltre, per i Preferred Partner saranno disponibili due nuove specializzazioni, “Secure AI Infrastructure” e “Secure Networking”: entrambe sbloccano un bonus Cisco Partner Incentive aggiuntivo.
E non è finita: per realizzare demo per i clienti, i partner potranno utilizzare dei “laboratori virtuali personalizzabili” che riproducono ambienti IT reali. Anche la quotidianità di lavoro dei partner di Cisco è destinata a cambiare in meglio con il nuovo Cisco IQ, un’applicazione alimentata da intelligenza artificiale che può, per esempio, aiutare nella risoluzione degli incidenti e dei problemi, correggere errori di configurazione o vulnerabilità, e ancora fornire supporto in progetti complessi. Per adattare i materiali promozionali e prepararsi al nuovo programma, facendosi trovare già pienamente operativi al debutto del 25 gennaio, i partner possono accedere a un Launchpad e a un Branding Toolkit. Possono, inoltre, ricevere un supporto marketing dedicato e personalizzato.