13/03/2025 di Roberto Bonino

Le persone al centro della trasformazione supportata da Archiva

Da una focalizzazione storica nella gestione documentale, l’azienda si sta spostando verso una consulenza più ampia su processi di introduzione di tecnologie, AI in testa, imperniati sulla valorizzazione dell’esperienza umana.

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Se accettiamo l’idea che la transizione digitale non sia un semplice aggiornamento tecnologico, ma comporti un cambiamento nel modo in cui le aziende operano e interagiscono con l'ambiente circostante, tempi e modi per arrivarci restano un fattore di incertezza, legato alla cultura delle aziende, il livello di maturità nell’innovazione e le risorse economiche e organizzative a disposizione. Archiva Group ha integrato nel proprio brand l’evidenziazione degli elementi-cardine della trasformazione in atto, ovvero i dati, i processi e le persone. Su quest’ultimo, soprattutto, lo specialista nella gestione dei flussi documentali sta costruendo la propria strategia, basata sullo sviluppo di tecnologie a contorno di un’esperienza umana destinata a rimanere centrale, a dispetto del peso crescente della digitalizzazione e dell’introduzione dell’intelligenza artificiale.

Samuele Fini, sales director di Archiva Group, mette ln luce gli elementi di maggior preoccupazione per i Cio, in base alle recenti ricerche sul contesto italiano: “Al di là dei fattori geopolitici e dei rischi collegati ai cambiamenti tecnologici, emerge la percezione del mancato fatturato derivante dalla carenza di competenze. Alcune stime parlano di una potenziale perdita di 43 miliardi di euro nei prossimi anni”.

La spinta verso l’introduzione dell’intelligenza artificiale appare una delle risposte più gettonate per far fronte a questa emergenza: “È il momento di una digitalizzazione che non solo automatizza, ma arricchisce l’esperienza dei dipendenti e dei clienti”, osserva Fini. “Le aziende che riusciranno a integrare queste tecnologie con un tocco umano emergeranno come leader”.

Samuele Fini, sales director di Archiva Group

Samuele Fini, sales director di Archiva Group

Già da tre anni Archiva ha avviato una practice dedicata alle Hr per i propri clienti, per fidelizzare il personale, creare prassi di formazione continua e offrire il supporto tecnologico necessario per mappare le competenze interne: “Nel 2025 potenzieremo le attività in questo contesto, per aiutare le aziende a individuare hard e soft skill già presenti”, indica Fini. “Su questa base potremo supportare la reingegnerizzazione dei servizi di procurement, degli uffici tecnici e dei dipartimenti amministrativi, per capire come inserire gli agenti AI nell’ottica del miglioramento dell’efficienza organizzativa”.

In sostanza, alla tradizionale expertise nello sviluppo di prodotti e soluzioni tecnologiche, l’azienda sta affiancando con un peso crescente, la capacità di proporsi come consulente nell’innovazione dei processi: “In realtà c’è già da qualche anno una divisione dedicata a questo tema, focalizzata sulla modalità di riduzione delle attività a basso valore aggiunto”; corregge Fini. “Dalla pura gestione documentale, ci stiamo allargando alla capacità di estrarre informazioni e utilizzarle a supporto del business. Le persone per noi restano centrali in questo percorso evolutivo”.

Ne consegue che anche l’organizzazione interna si sta adattando, con un mix di attività di formazione verso un personale di età media sotto i 35 anni e assunzione di business analyst provenienti dal procurement o dagli uffici tecnici, ma anche di engineer specializzati ovviamente nell’AI, così come nel cloud, visto che anche la migrazione, in particolare verso Aws, è fra gli elementi strategici seguiti negli ultimi tempi. Su questa base, Archiva punta a realizzare anche per il 2025 una crescita del volume d’affari all’incirca del 14%, in linea con quanto avvenuto lo scorso anno.

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