Negli ultimi dodici mesi, D-Link, da sempre focalizzata nelle soluzioni di rete e connettività, ha intrapreso una serie di iniziative strategiche e lanciato nuovi prodotti per rafforzare la propria posizione nel mercato del networking.
Di particolare interesse per il nostro territorio, è la riorganizzazione globale che ha portato a una ridefinizione delle business unit in Europa. Attualmente, D-Link Mediterraneo, con sede a Milano, supervisiona sia il mercato italiano sia la regione adriatica, comprendente Croazia, Slovenia, Albania e Grecia. Questo riassetto mira a focalizzarsi su tre segmenti chiave: il mercato enterprise, il segmento consumer di fascia alta e il canale elettrico.
Il chairman della società taiwanese, Victor Kuo, ha di recente fatto tappa a Milano e ci ha spiegato dove si sta concentrando la strategia, con particolare riferimento al mercato enterprise: “Questa parte per noi rappresenta una quota superiore rispetto a quella B2C, ovvero l’altra anima della nostra azienda. Quello che oggi stiamo cercando di fare è segmentare maggiormente l'offerta per tipologia di mercati. Vogliamo enfatizzare, soprattutto in Europa, la nostra capacità di offrire soluzioni infrastrutturali complete di rete Con componenti che si estendono dalle applicazioni all’edge. Tra le aree di particolare attenzione, possiamo citare l’education, l’automazione degli edifici e quella dei negozi”.
Victor Kuo, chairman di D-Link
Negli ultimi anni, D-Link ha ampliato la linea di prodotti per includere soluzioni avanzate destinate alle piccole e medie imprese e al settore enterprise. Questo ampliamento comprende switch gestiti Layer 3, switch impilabili con porte 10GbE e 100GbE, progettati per indirizzare le esigenze di reti aziendali complesse. Verso la fine dello scorso anno, l’azienda ha poi annunciato un'espansione significativa nel mercato dell'Industrial IoT, mentre ora l’attenzione si sta concentrando sugli sviluppi in ambito 5G e Wi-Fi 7: “Per noi è più importante individuare i corretti segmenti di mercato verso i quali indirizzare questo genere di soluzioni”, ha ripreso Kuo. “Nel 5G, un'area di focalizzazione riguarda gli operatori impegnati a portare connettività verso le aree suburbane e meno coperte, poi ci sono le infrastrutture mobili nel senso più esteso del termine dove possiamo fare da punto di riferimento senza dover costringere integrare componenti diverse fra loro. Abbiamo anche un completo portafoglio di soluzioni per i gateway cellulari end-to-end, con ambiti applicativi come le vending machine, tutta la parte IoT o ancora i trasporti su treno. Ci sarebbe anche la componente Private 5G per le aziende, ma qui per il momento i costi sono ancora troppo alti. Qui può entrare in gioco l’evoluzione verso il Wi-Fi 7, soprattutto per ambienti professionali e applicazioni a supporto dei lavoratori mobili”.
In questo contesto, un ruolo primario viene svolto dai partner. D-Link ha adottato una strategia volta a promuovere la redditività del canale, evitando opportunità a basso margine e concentrandosi su soluzioni di maggiore valore. Questo approccio mira a incentivare i partner a proporre offerte più orientate alla proposizione di una soluzione, ovviamente facendo leva sulla gamma di tecnologie offerte dall'azienda. “La strategia è stata ben accolta dai canale, che ha mostrato interesse a vendere soluzioni di maggiore valore, contribuendo così alla crescita reciproca”, ha sottolineato ancora Kuo. In Italia, l’azienda lavora con quattro distributori (Esprinet, Runner, Computer Gross e Tech Data), ai quali si affiancano i partner inglobati nel programma D-Plus: “A livello geografico abbiamo strutture che coprono il nord-est, il nord ovest e il centro sud con una direzione commerciale centralizzata su Milano per la gestione”, ha illustrato Alessandro Riganti, country manager di D-Link Mediterraneo. “Oltre al mondo It, ci stiamo allargando verso i partner che operano nel mercato dei prodotti elettrici, dove riscontriamo una crescente interesse nel coinvolgimento in progetti di ristrutturazione degli edifici, per aggiungere le componenti di rete a quelle strettamente infrastrutturali”.
Per il settore business, D-Link ha introdotto switch avanzati, access point Wi-Fi 7 di nuova generazione e controller per la gestione della rete, ma anche soluzioni Industrial 4G/5G che comprendono dispositivi per la connettività in ambienti estremi e mission-critical, con tecnologie M2M e Fwa. La sicurezza, in questi contesti, è particolarmente rilevante, non solo sui singoli dispositivi ma anche a livello infrastrutturale. Qui Kuo ha individuato una delle linee portanti dei futuri sviluppi: “Sulla protezione dei device, ci sentiamo piuttosto solidi, mentre in ambito infrastrutturale sicuramente dobbiamo investire maggiori risorse. Stiamo lavorando su questo fronte ed è il prossimo passo del nostro percorso di crescita”.
Alessandro Riganti, country manager di D-Link Mediterraneo