Per le aziende e gli sviluppatori italiani, ora usare e creare modelli di AI generativa in cloud diventa più semplice: Aws (Amazon Web Services) ha reso disponibile il proprio servizio gestito Amazon Bedrock nella Regione Aws Europe, centrata su Milano. Per le aziende clienti di Aws sarà quindi possibile appoggiarsi a un data center italiano per avere accesso a una serie di Large Language Model, senza dover trasferire all’estero i propri dati. Una scelta che molte organizzazioni preferiscono evitare e che altre, in determinati settori, sono obbligate a evitare per ragioni di compliance.
Lanciato in diverse aree geografiche nel 2023, Amazon Bedrock ha un catalogo di oltre centro LLM tra cui quelli di Anthropic, Meta, Mistral AI, Stability AI e della stessa Aws, incluse le famiglie Titan e Amazon Nova (per la generazione di testi o anche di immagini e video, a seconda del “taglio” del modello), e il tutto impiegando una sola API. I clienti possono testare i modelli e anche personalizzarli, rendendoli più specifici e adatti ai propri casi d’uso, per esempio con tecniche di Retrieval Augmented Generation (RAG) e con l’integrazione di dati proprietari. Per il fine-tuning sono anche a disposizione delle basi di conoscenza già pronte, le Amazon Bedrock Knowledge Bases.
“L’arrivo di Amazon Bedrock in Italia segna un nuovo capitolo nel nostro impegno verso questo straordinario Paese”, ha dichiarato Julien Groues, vicepresidente per Francia ed Europa Meridionale di Aws. “Sappiamo che le aziende italiane, dai vigneti a conduzione familiare alle aziende manifatturiere di livello mondiale, hanno esigenze specifiche quando si tratta di adottare l’AI. Ecco perché siamo orgogliosi di offrire un servizio sicuro e flessibile che permette alle organizzazioni italiane di sperimentare, innovare e scalare i loro progetti di AI in modo allineato con i loro specifici obiettivi e valori. Amazon Bedrock consente ai nostri clienti italiani di avere libertà di scelta nei modelli che utilizzano, rispettare la riservatezza e ottenere un vantaggio in termini di costi”.
I primi clienti italiani di Amazon Bedrock
Tra le aziende utenti e i partner che, in Italia, hanno già provato i servizi di Amazon Bedrock spiccano l’Università di Padova, Almawave, Miroglio, Sinapsi, Planet.eco e Namirial. L’ateneo padovano, in particolare, ha scelto il modello Claude di Anthropic per un progetto rivolto a una community di oltre 100mila utenti, tra studenti, docenti e personale tecnico e amministrativo. “La nostra piattaforma personalizzata, Lucrez-IA, si integra perfettamente anche con Moodle per fornire chatbot intelligenti specifici per ogni corso che offrono supporto 24 ore su 24,consentendo ai nostri 4.000 professori di concentrarsi maggiormente sulla didattica e la ricerca”, ha raccontato Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova. “Le capacità multilingue di Lucrez-IA garantiscono un accesso inclusivo per la nostra base di utenti diversificata a livello globale. Inoltre, i nostri ricercatori possono ora sfruttare gli avanzati strumenti di analisi documentale di Lucrez-IA per sbloccare nuove intuizioni partendo da relazioni, pubblicazioni e ricerche pregresse, accelerando la scoperta scientifica. Questa innovazione è stata raggiunta nel rispetto dei più alti standard di riservatezza dei dati, sicurezza e integrità etica - i pilastri dell'adozione responsabile dell'AI”.
Nel campo dei marchi e dei negozi di abbigliamento c’è l’esperienza di Miroglio, che ha collaborato con Data Reply per sviluppare una piattaforma di intelligenza artificiale progettata per supportare casi d'uso innovativi, ridurre i costi operativi e stimolare la crescita dei ricavi. "L'integrazione di Amazon Bedrock nel nostro stack tecnologico Aws ha notevolmente facilitato la nostra capacità di incorporare tecniche di intelligenza artificiale generativa nei nostri processi aziendali”, ha detto Matteo Loro, digital data & tech strategy manager di Miroglio. “Questo ci ha permesso di automatizzare varie attività dispendiose in termini di tempo e a basso valore aggiunto, e di offrire un'esperienza più personalizzata ai nostri clienti attraverso i diversi marchi del gruppo”.
Tra gli operatori del settore Ict, invece, l’esempio è quello di Almawave, sussidiaria di Almaviva. “Il rilascio di Velvet, la nostra famiglia di modelli linguistici multilingue di grandi dimensioni, su Aws Bedrock rappresenta una pietra miliare significativa nella democratizzazione della tecnologia AI”, ha raccontato il Cto, Raniero Romagnoli. “Sfruttando l’estesa infrastruttura di Aws, stiamo fornendo ai nostri clienti capacità di AI di livello enterprise che combinano prestazioni potenti con un'implementazione semplice, il tutto garantendo i più alti standard di sicurezza e conformità”.
Sinapsi, una società IT specializzata in soluzioni software per il settore delle costruzioni, sta usando l’intelligenza artificiale per i propri servizi di formazione. “Con l’integrazione dell'AI generativa, alimentata da Amazon Bedrock, abbiamo compiuto un passo significativo nell'ottimizzazione delle nostre offerte educative”, ha spiegato il chief technology officer, Francesco Strazzullo. “Generando automaticamente tag precisi dalle trascrizioni video, abbiamo incrementato la ricercabilità e l'accessibilità dei nostri contenuti del 68%. Questo consente di offrire un'esperienza e-learning più raffinata ed efficace, permettendo agli utenti di navigare facilmente e apprendere dai nostri video risorse”.
Ancora diverso è il progetto di Planet.eco, società che propone un servizio online (per aziende e privati) per la pianificazione e consegna di pasti. L’azienda ha creato un motore di pianificazione e raccomandazione basato su GenAI: è sufficiente formulare una richiesta in linguaggio naturale, e il sistema propone autonomamente e pianifica pasti in base alle preferenze individuali. “Abbiamo sviluppato un motore di pianificazione e raccomandazione dei pasti per migliorare l'esperienza utente e incrementare i ricavi utilizzando Amazon Bedrock”, ha illustrato Andrea Broglia, principal technical lead di Planet.eco. “BeSharp, partner di Aws Premier Consulting, ci ha supportato durante la fase di prototipazione. Grazie alle funzionalità di Bedrock, siamo stati in grado di testare quattro modelli in soli dieci giorni, utilizzando sempre la stessa interfaccia e senza dover partire da zero ogni volta. In questo modo, abbiamo potuto rapidamente identificare il modello migliore per noi all'interno del catalogo”.
Nel campo dei servizi di digitalizzazione e conservazione documentale c’è il caso di Namirial, società che gestisce oltre sei miliardi di documenti per 400mila clienti nel mondo. “Attraverso la nostra partnership con Aws, abbiamo sviluppato un nuovo strumento di gestione documentale basato su Bedrock, che sarà lanciato a breve”, ha svelato Davide Coletto, Cto dell’azienda. “Questa soluzione innovativa rivoluzionerà il modo in cui i documenti vengono archiviati, riducendo del 90% le attività di catalogazione e organizzazione e accelerando significativamente i processi di integrazione”.