09/11/2023 di Redazione

Amazon raddoppia sui large language model con il “gigante” Olympus

Secondo indiscrezioni, il modello di AI generativa in fase di training conterrebbe duemila miliardi di parametri, il doppio rispetto a Gpt-4.

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L’intelligenza artificiale generativa è il nuovo terreno di scontro delle Big Tech, e Amazon punta a entrare nell’Olimpo dove già, attualmente, risiedono Microsoft e OpenAI, alleate tra loro, e inoltre Google-Alphabet, Meta e Antrophic (concorrente di OpenAI, su cui hanno investito la stessa Amazon e Alphabet). Nonostante le alleanze e l’interoperabilità siano un requisito per lo sviluppo del mercato, i colossi tecnologici mondiali sanno di dover eccellere con tecnologie proprietarie, ovvero sia con modelli fondativi personalizzabili per utilizzi aziendali, sia con applicazioni già pronte all’uso.
 

Il riferimento all’Olimpo non è casuale: è proprio Olympus il nome in codice con cui Amazon ha battezzato un nuovo large language model attualmente in fase di addestramento. Lo svelano fonti confidenziali di Reuters, secondo le quali l’azienda di Seattle starebbe investendo “milioni di dollari” nel progetto.

Olympus spicca su tecnologie già in circolazione perché, secondo le fonti, contiene al suo interno duemila miliardi di parametri, dunque è attualmente il più esteso large language model mai realizzato. Il primato finora spettava a GPT-4: il più evoluto modello di OpenAI avrebbe (secondo fonti non ufficiali) circa mille miliardi di parametri.
 

Con i motori di raccomandazione associati alla piattaforma e-commerce e con l’assistente virtuale Alexa, Amazon è stata tra gli antesignani dell’intelligenza artificiale applicata ad attività consumer. Da tempo, inoltre, attraverso il cloud di Aws offre alle aziende e agli sviluppatori servizi basati su AI. Ora, al pari di altre Big Tech, sta accelerando sull’AI generativa.
 

Un esempio è il recente lancio, per ora in beta, di una soluzione per il marketing che permette di creare immagini ambientate dei prodotti pubblicizzati. A partire da una foto dell’articolo con sfondo bianco, il programma genera uno sfondo fittizio e realistico (una cucina, una camera da letto, un salotto e via dicendo, a seconda del contesto di utilizzo dell’oggetto). È anche possibile migliorare il risultato inserendo brevi prompt testuali, e inoltre si possono creare diverse versioni (immagini più o meno grandi) a seconda della destinazione dell'annuncio pubblicitario. Funzionalità simili hanno debuttato anche sulla piattaforma per le inserzioni pubblicitarie di Meta, ma l’azienda ha recentemente deciso di limitarne l’utilizzo alle sole inserzioni che non toccano temi sensibili come politica, questioni sociali e salute.

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