03/08/2023 di Valentina Bernocco

Amd sfida Nvidia puntando sui chip di AI e sul mercato cinese

Advanced Micro Devices incrementerà la produzione delle Apu MI300, dirette concorrenti dei processori H100 di Nvidia. Saprà garantire livelli di fornitura adeguati?

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Il grande business dell’intelligenza artificiale si gioca sul terreno del software e dei servizi, ma anche e innanzitutto nei semiconduttori. Sull’onda delle nuove applicazioni di AI generativa, sempre più inserite nelle offerte dei cloud provider, Nvidia ha guadagnato slancio negli ultimi mesi, entrando lo scorso maggio nel “club dei trilioni di dollari” di cui già fanno parte Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet e Meta, oltre a Tesla e Aramco.

 

Amd viaggia su altri livelli (l’attuale market cap è di 176,37 miliardi di dollari) ma la strada da seguire potrebbe essere la stessa già battuta con successo da Nvidia. Advanced Micro Devices sta puntando su componenti di nuova generazione e progettati per l’intelligenza artificiale, come le Apu MI300 (l'acronimo sta per Accelerated Processing Unit) e le Gpu MI300X, attualmente in fase di sampling per grandi aziende clienti, cloud provider e applicazioni di supercalcolo.

 

La presidente e Ceo dell’azienda, Lisa Su, ha annunciato che Amd punterà a espandersi nel mercato cinese proponendo delle Gpu per l’AI allineate alle normative degli Stati Uniti sulle esportazioni. “Il nostro piano”, ha detto la Ceo, “ovviamente è di essere del tutto conformi ai controlli statunitensi sull’export. Ma crediamo che ci sia un’opportunità per sviluppare prodotti per i nostri clienti basati in Cina e alla ricerca di soluzioni di AI, e continueremo a lavorare in quella direzione”.

 

L’annuncio è giunto a margine della comunicazione dei risultati finanziari del secondo trimestre, segnati da calo dei ricavi del 18% (5,35 miliardi di dollari, versus i 6,55 miliardi del secondo trimestre 2022) che diventa più accentuato per i componenti destinati ai Pc, come i processori Ryzen. Fatto che non sorprende, considerando il rallentamento della domanda in questo mercato. L’utile netto trimestrale ha raggiunto i 948 milioni di dollari, contro un valore di 1,7 miliardi di dollari del secondo trimestre 2022.

 

“Siamo soddisfatti del trimestre in termini di execution”,  ha detto il Cfo dell’azienda, Jean Hu.“Guardando al terzo trimestre, ci aspettiamo che i ricavi dei segmenti Data Center e Client risalgano entrambi a doppia cifra percentuale (rispetto al precedente trimestre, NdR), sulla spinta della crescente domanda di processori Epyc e Ryzan, in parte controbilanciata dai cali dei segmenti Gaming ed Embedded”.

                                                                                                                                          

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Ma l’azienda guarda avanti e le opportunità di crescita sono notevoli, considerando la forte domanda di componenti per server specifici per l’intelligenza artificiale. Una domanda che al momento Nvidia non riesce completamente a soddisfare. Tuttavia alcuni analisti temono che al momento Amd non sia pronta a competere con Nvidia per ragioni di scala, ovvero che non riesca a garantire quantità sufficienti per guadagnare market share significativo.

 

Non la pensa così Lisa Su, almeno stando alle dichiarazioni. Sebbene i meno recenti chip MI250 chip siano “un’opzione molto valida” per i carichi di lavoro di AI meno complessi, ora l’azienda punta soprattutto a spingere la piattaforma MI300 con un lancio “aggressivo” pianificato per il quarto trimestre di quest’anno, e garantendo poi elevati volumi di fornitura nel corso del 2024.

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