11/06/2024 di redazione

ChatGpt va su iOS e macOS e parla direttamente con Siri

Con Apple Intelligence sbarcano su iPhone, iPad e Mac funzionalità di AI generativa. L’assistente virtuale fa il salto di qualità.

(Immagine: Apple)

(Immagine: Apple)

Le funzionalità di intelligenza artificiale generativa e il più famoso dei chatbot, ChatGpt, colonizzano anche gli iPhone, gli iPad e computer Mac. Ma Apple non dimentica nemmeno la propria AI conversazionale, quella dell’assistente virtuale Siri. Si focalizzano, come da attese, sull’intelligenza artificiale gli annunci fatti dalla società di Cupertino nel primo giorno della sua Worldwide Developers Conference, in corso dal 10 al 14 giugno.

Come sempre, anche nella corsa all’AI Apple ha scelto di agire con le proprie tempistiche, con soluzioni fortemente integrate nel proprio ecosistema software e ribadendo il valore della privacy (su cui ha sempre cercato di distinguersi dalla concorrenza). "L’intelligenza artificiale deve riflettere i nostri principi”, ha detto l’amministratore delegato, Tim Cook, “ed essere potente, intuitiva, integrata con i nostri prodotti, calata nel contesto personale e progettata per preservare la privacy”.

Uno degli annunci si chiama Apple Intelligence: un insieme di funzionalità di AI, anche generativa, che si integreranno con l’intero sistema operativo e con Siri, per un’esperienza trasversale alle diverse applicazioni. Un po’ come accade con il Copilot di Microsoft, Apple Intelligence permetterà di generare immagini e contenuti creativi, oppure testi di diverso tipo. 

Con la funzione “strumenti di testo” (Writing tools), accessibile da varie applicazioni anche di terze parti, si potranno per esempio generare contenuti scritti in diversi stili oppure riassunti di un testo selezionato. Un’altra funzione permetterà di mostrare in evidenza le notifiche che meritano maggiore attenzione, selezionate dall’AI in base al contesto. Con le funzioni di generazione di immagini si potranno creare i Genmoji, sorta di evoluzione degli emoji. Inoltre, la tecnologia di Apple Intelligence farà fare il salto di qualità a Siri, che diventerà un assistente virtuale sempre più evoluto, capace di comprendere il contesto, di interagire con altre app (come Mail e Mappe) e di intavolare delle conversazioni.

(Immagine: Apple)

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L’azienda sostiene, con queste di novità, di aver fissato “un nuovo standard per la privacy nell’AI” e ribadisce che Apple Intelligence è “progettata per difendere la privacy in ogni passaggio”. La tecnologia raccoglie le informazioni prodotte dall’utilizzo dell’iPhone, iPad o Mac, e su queste basa i suoi ragionamenti arricchiti dal contesto, “senza raccogliere le vostre informazioni personali”, sottolinea Apple.

Un altro annuncio riguarda l’integrazione di ChatGpt in iOS 18, iPadOS 18, and macOS Sequoia: in sostanza, gli utenti potranno rivolgersi al chatbot di OpenAI senza dover saltare da un’applicazione all’altra. Si potrà accedere a ChatGpt attraverso Siri, il quale in caso di richieste complesse potrà proporre il ricorso al chatbot esterno, chiedendo il permesso all’utente prima di inviare qualsiasi query. I risultati saranno poi presentati sempre nell’interfaccia di Siri. Quella integrata nei sistemi operativi di Apple sarà versione di ChatGpt basata su Gpt-4o, il modello di OpenAI più recente, e il debutto è atteso nel corso dell’anno.

(Immagine: Apple)

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