Gli affari di Cisco vanno bene, e a supervisionare il tutto ci sarà presto un nuovo direttore finanziario. Due le notizie giunte in questi giorni dal colosso del networking e della sicurezza di rete: i numeri (buoni) del bilancio trimestrale e la nomina di un nuovo chief financial officer, Mark Patterson. Già chief strategy officer di Cisco, il manager subentrerà il prossimo 27 luglio a Scott Herren, che lascia l’azienda dopo quattro anni e mezzo nel ruolo di Cfo.
Herren rimarrà legato a Cisco in qualità di consulente fino all’aprile del 2026. Nelle prossime settimane vecchio e nuovo Cfo “lavoreranno fianco a fianco per garantire una transizione fluida”, ha spiegato l’azienda. Patterson, in ogni caso, conosce alla perfezione la realtà di Cisco, società in cui è entrato quasi 25 anni fa e dove ha ricoperto soprattutto incarichi di responsabilità nelle vendite e nella gestione finanziaria e strategica. L’amministratore delegato, Chuck Robbins, ha speso parole di lode per Patterson e per la sua “vasta esperienza, insieme alla profonda conoscenza di Cisco e dei suoi clienti, partner e investitori”.
Insieme a questo passaggio di consegna è anche stata annunciata la promozione di Jeetu Patel dal precedente duplice ruolo di executive vice president & chief product officer a quello di president & chief product officer. “Negli ultimi nove mesi, sotto la guida di Jeetu, abbiamo unificato la nostra strategia e visione di prodotto, abbiamo incrementato l’integrazione di prodotto e accelerato l’innovazione nel mercato”, ha dichiarato Robbins.
Mark Patterson, Cfo di Cisco
Numeri trimestrali oltre le attese
Nel terzo trimestre (terminato al 26 aprile) dell’anno fiscale 2025 Cisco ha ottenuto 14,15 miliardi di dollari di ricavi, crescendo dell’11% anno su anno e surclassando la sua precedente stima, ferma a 14,08 miliardi.
Gli ordini di prodotti sono, invece, cresciuti del 9% anno su anno se si escludono quelli dell’acquisita Splunk, o del 20% includendoli nel conteggio. L’azienda ha anche fatto sapere di aver raccolto nel trimestre oltre 600 miliardi di dollari da ordini di infrastrutture ottimizzate per l’intelligenza artificiale destinate a data center hyperscale.