Il triumvirato continua a dominare il mercato del cloud infrastrutturale. Dagli ultimi dati di Canalys, relativi al primo trimestre del 2025, si evince che la posizione di Amazon Web Service (Aws), Microsoft Azure e Google Cloud nell’Infrastructure as-a-Service (IaaS) è più solida che mai, anche se i tre hyperscaler non crescono tutti allo stesso modo. Complessivamente, le tre aziende hanno segnato un incremento di ricavi del 24% anno su anno (primo trimestre 2025 versus primo trimestre 2024).
Il dato scomposto mostra però una Aws in crescita del 17%, appena in rallentamento rispetto al +19% di un anno prima, mentre il giro d’affari legato allo IaaS di Microsoft è salito del 33% e quello di Google del 31%. Sommati tra loro, i ricavi dei tre giganti coprono il 65% del mercato IaaS.
A detta di Canalys, nel primo trimestre il mercato dello IaaS ha sfiorato i 91 miliardi di dollari di valore (90,9 miliardi di dollari), con una crescita del 21% anno su anno. Le aziende utenti hanno, in certi casi, aumentato gli investimenti in IaaS o accelerato i propri piani di migrazione in cloud anche per imbarcarsi in progetti di intelligenza artificiale generativa. Una parte di aziende ha comunque già superato la fase di investimento iniziale e affronta ora i costi ricorrenti dell’inferenza, cioè dell’attività di “consumo” continuativo dei servizi. E questo, sottolineano gli analisti, per i cloud provider ma anche per le aziende utenti può essere un limite.
“Molti servizi di AI oggi seguono modelli di prezzo basati sull’utilizzo, tipicamente in base ai token o alle chiamate API”, ha spiegato Yi Zhang, analista di Canalys. “Questo rende sempre più difficile prevedere i costi dell’utilizzo. Quando i costi di inferenza sono volatili o eccessivamente elevati, le aziende sono costrette a contingentare l’utilizzo, a ridurre la complessità dei modelli o a limitare la realizzazione di scenari ad alto valore. Il risultato è che il più ampio potenziale dell’AI rimane sottosfruttato”.
Fonte: Canalis (parte di Omdia), stime sul primo trimestre 2025
Il podio dell’Infrastructure as-a-Service
Gli hyperscaler del cloud sono favoriti, oggi come oggi, dalla capacità di calcolo, storage e networking della propria rete di data center, ma soprattutto dalla possibilità di fare investimenti da decine di miliardi di dollari per la costruzione di nuovi impianti e per il potenziamento di quelli esistenti con nuove Gpu per i workload di intelligenza artificiale. Per allentare la dipendenza da fornitori esterni (in particolare da Nvidia) e i costi di approvvigionamento, gli hyperscaler stanno anche investendo nello sviluppo di chip proprietari.
A inizio 2025 Aws si conferma il campione mondiale dello IaaS, con un market share del 32% a valore e un incremento di ricavi del 17%, anno su anno. Considerando solo le attività IaaS legate all’intelligenza artificiale, la crescita di ricavi è però “a tripla cifra” percentuale, afferma Canalys, ma si tratta di un segmento d'offerta ancora poco sviluppato. Nel mese di marzo Aws ha lanciato una strategia di taglio dei prezzi per spingere la vendita di servizi basati sui chip proprietari Trainium AI, anziché sulle Gpu Nvidia (già in portfolio e più costose). Inoltre l’azienda ha ampliato il catalogo dei modelli disponibili su Amazon Bedrock, includendo anche Claude 3.7 Sonnet di Anthropic e la serie Llama 4 di Meta.
Al secondo posto sul podio si è confermata Microsoft, che con lo IaaS di Azure ha una quota mercato del 23%. Azure AI Foundry, piattaforma per la creazione e personalizzazione di modelli, è ormai utilizzata da oltre 70mila sviluppatori e aziende, al punto da aver processato in un trimestre oltre 100mila miliardi di token. Microsoft, come Amazon, ha fatto leva sul prezzo abbassando il costo per token (anche grazie a una riduzione dei consumi energetici dei server utilizzati per l’AI).
Il terzo classificato Google Cloud ha un market share del 10% e sta proseguendo nell’innovazione tecnologica con il modello proprietario, Gemini, arrivato alla generazione 2.5 e premiato dai benchmark di settore. Dall’inizio dell’anno l’utilizzo attivo di Google AI Studio e dell’API di Gemini è cresciuto del 200%.
Canalys non la cita nel proprio report trimestrale, ma anche Oracle sta accelerando nello IaaS, facendo leva sulla propria posizione di leader nelle tecnologie database. Nell’ultimo trimestre l’azienda fondata da Larry Ellison ha visto crescere del 52% i ricavi legati allo IaaS, che tuttavia rappresenta ancora una componente minoritaria rispetto ai servizi di Software-as-a-Service.