19/11/2025 di redazione

Cloud “italiano” al raddoppio: Torino è la seconda città di Oracle dopo Milano

La strategia di copertura territoriale prosegue con una seconda “regione” di cloud pubblico italiana. Il partner ospitante è Telecom Italia.

Dopo Milano, arriva anche Torino: il capoluogo piemontese fa da fulcro alla seconda “regione cloud” di Oracle in Italia. Ospitata nelle proprietà di Telecom Italia, permetterà ad aziende ed enti pubblici di accedere a servizi cloud, di database, analytics, Erp, intelligenza artificiale su risorse della Oracle Cloud Infrastructure. Oltre alle regioni di cloud pubblico di Milano e Torino, la società di Redwood è presente in Italia anche con una region Oracle Alloy, cioè con un’infrastruttura cloud utilizzabile dai partner per erogare servizi ai clienti finali, in particolare pubbliche amministrazioni. Considerando le prossime aperture già pianificate, la rete mondiale di Oracle conterà circa 200 regioni cloud. 

“Stiamo portando avanti una delle più rapide espansioni di infrastruttura cloud in Italia per aiutare i nostri clienti ad adottare in modo veloce e semplice le ultime soluzioni di AI e cloud”, ha detto Andrea Sinopoli, vice president, cloud technology e country leader. “L’apertura della nostra seconda cloud region riafferma il nostro impegno ad aiutare le organizzazioni italiane di tutte le dimensioni e di tutti i settori a innovare con l’AI per rafforzare la resilienza e favorire la crescita del business”.

Il tema della sovranità digitale è oggi un cavallo di battaglia per molti operatori di data center e cloud provider italiani e più in generale europei, considerando che le aziende utenti si muovono nel perimetro del Gdpr, della Nis2, del regolamento Dora e di altre più o meno nuove regolamentazioni Ue. Ci sono poi, per determinate aziende (Pubblica Amministrazione, sanità, servizi finanziari) ulteriori esigenze di conformità a normative di settore.

Ma gli operatori europei non sono gli unici a cavalcare quest’onda. Anche le Big Tech statunitensi, fra cui appunto Oracle, stanno intercettando esigenze di residenza dei dati, di controllo e di compliance proponendo servizi cloud basati su data center “locali”, collocati nel Paese di residenza dei clienti, e che non implicano trasferimenti di dati negli Stati Uniti. Aws nel 2020 ha attivato un regione cloud a Milano, mentre Google attualmente ne ha due, una nel capoluogo lombardo e una a Torino. L’offerta “sovrana” di Microsoft conta sulla regione Italy North, situata in Lombardia e composta da tre data center, ma è già stata annunciata l’intenzione di raddoppiare su Roma.

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