15/09/2023 di Roberto Bonino

Con Centrix, il controllo degli asset di Armis si fa intelligente

La nuova piattaforma di asset management aggiunge capacità derivate dall’AI generativa per poter sfruttare il linguaggio naturale e calarsi nelle necessità specifiche di protezione di dispositivi anche non It delle aziende.

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Armis prova a fare il salto di qualità per entrare nel lotto dei più importanti player della cybersecurity. La chiave d’accesso dovrebbe essere rappresentata da Centrix, piattaforma di gestione delle esposizioni ai rischi, arricchita con numerose funzionalità basate sull’AI generativa, soprattutto per consentire di effettuare interazioni in linguaggio naturale.

Il vendor è da tempo posizionato sull’offerta di tecnologia utile per avere una visibilità completa su tutti gli asset potenzialmente attaccabili di un’azienda, quindi non solo quelli strettamente informatici, ma anche dispositivi IoT, medicali, totem e così via. A questo, si sono aggiunti strumenti come il vulnerability management, introdotto a metà del 2022 e focalizzato sulla prioritizzazione delle vulnerabilità degli asset, per poi attivare le procedure corrette di remediation.

Come ha sottolineato il Ceo e cofondatore di Armis, Yevgeny Dibrov, “sul 95% degli asset in qualche modo tecnologici di un ambiente aziendale non è possibile installare nulla per proteggerli e, quindi, lavorano senza un’adeguata gestione e monitoraggio”. Le nuove funzionalità AI-based di Centrix offrono la possibilità di utilizzare il linguaggio naturale per interrogare il motore di asset intelligence delle aziende sul livello di sicurezza dei vari dispositivi installati.

Si possono porre numerose domande di contesto (per esempio sui dispositivi medici più soggetti a rischio o sui bersagli prediletti da chi vuol colpire le industrie manifatturiere), ma poi calare i quesiti anche sulle specifiche realtà di ogni azienda. Per ottenere la funzionalità di query in linguaggio naturale, Armis ha fatto leva sull’esperienza di tracciamento di oltre tre miliardi di dispositivi nel mondo. Così è stato possibile istruire gli Llm e prepararli all’acquisizione dei dati specifici di ogni cliente: “La combinazione delle informazioni su ciò che accade in un’organizzazione con il contesto al quale essa appartiene è ciò che oggi viene reso possibile dagli Llm”, ha spiegato Nadir Izrael, cofounder e Cto del produttore. “Proseguiremo in questa direzione anche in futuro”.

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Centrix rappresenta per Armis anche il passaggio da azienda product-oriented a una platform-based, esemplificando una copertura oggi estesa dall’asset management e sicurezza alla protezione dei dispositivi Ot e medici, fino al vulnerability management: “Indirizziamo la crescente domanda di un unico strumento cyber, poiché oggi nessuno vorrebbe più una soluzione per l’ambiente Ot, una per l’asset management e una ancora diversa per la prioritizzazione delle vulnerabilità”, ho sottolineato Dibrov.

L’evoluzione del posizionamento nasconde ambizioni di crescita sull’onda del buon andamento già acquisito nell’ultimo periodo. La stessa Armis ha indicato di aver accresciuto dell’80% (anno su anno) la propria base clienti misurata nel primo semestre di quest’anno: “La prossima pietra miliare per noi sarà il raggiungimento del miliardo di dollari di fatturato da entrate ricorrenti in meno di cinque anni. Ci riusciremo vendendo la nostra piattaforma e con il contributo dei partner, che dovranno rappresentare il 100% del nostro giro d’affari”, ha concluso Dibrov.

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