11/10/2024 di redazione

Con Pure Storage l’archiviazione insegue la velocità delle applicazioni

L’offerta Real-time Enterprise File propone servizi file dinamici che si modificano, adattano e riconfigurano in tempo reale. Debutta una nuova modalità di acquisto basata su crediti.

Il file storage deve saper stare al passo con la velocità delle applicazioni moderne, dinamiche, che funzionano e ragionano in tempo reale. Ma l’archiviazione a file di tipo tradizionale, basata su architetture rigide e su protocolli complessi, non è adatta a lavorare con carichi di lavoro come quelli di intelligenza artificiale, analytics e virtualizzazione. Il file storage tradizionale vincola a utilizzare silos preconfigurati, che non possono essere modificati in base ai requisiti (mutevoli) delle applicazioni. E se, per esempio, un’applicazione richiede accesso a dati che hanno un profilo prestazionale differente, il personale IT è costretto a spostare fisicamente i dati sull'array che eroga le performance richieste (per esempio da un hard disk a un SSD). Inoltre per ogni aggiornamento e riconfigurazione i sistemi legacy comportano spostamenti di dati, pre-pianificazioni e interruzioni operative.

La riposta di Pure Storage a questi problemi si chiama Real-time Enterprise File ed è una nuova offerta di servizi file dinamici che si modificano, adattano e riconfigurano in tempo reale, studiati proprio per risolvere le limitazioni del file storage tradizionale. Diventa, quindi, possibile gestire le necessità applicative in tempo reale, migliorando quindi l’esperienza utente e il funzionamento delle applicazioni stesse, “a fronte di un total cost of ownership inferiore, rispettando le esigenze dinamiche delle aziende”, sottolinea Pure Storage. 

Al posto della rigidità del file storage tradizionale, si ottiene un’archiviazione flessibile e dinamica, che si adatta ai requisiti di accesso ai dati delle applicazioni e che non conosce silos. Real-time Enterprise File utilizza dei pool di storage che permettono di usare al massimo le risorse di archiviazione Pure Storage di un’azienda, senza dover fare pianificazioni complesse o allocazioni a parte per ciascun array. Inoltre, attraverso Pure Fusion si possono automatizzare a livello di flotta operazioni come l'assegnazione dei workload e il ribilanciamento di qualsiasi combinazione di array nell'intero parco di risorse Pure Storage.

Scompare anche la necessità di spostare materialmente i dati da un array all’altro, perché Real-time Enterprise File consente un tiering senza spostamenti: in sostanza, l’IT può fornire il livello di prestazioni richiesto senza dover muovere i dati da un tier all’altro. Altro vantaggio è la continuità operativa, perché gli aggiornamenti hardware e software possono essere installati senza dover interrompere l’utilizzo dei sistemi e senza migrazioni né perdite di dati. 

Per quanto riguarda la gestione del file storage, Real-time Enterprise File consente operazioni “cloud-like”, semplici e rapide: è sufficiente assegnare allo storage uno SLA (Service Level Agreement), che varierà in automatico in base alla crescita dei dati. Anche servizi come la configurazione multiprotocollo e QoS sono gestiti automaticamente.

Pure Storage ha anche lanciato FlashBlade//S100, una nuova appliance di storage altamente scalabile, “pronta per l’AI” e adatta a tutti quei carichi di lavoro “sensibili ai costi”, come appunto quelli di intelligenza artificiale generativa ma anche le applicazioni di conformità, condivisione di contenuti, repository di immagini, IoT, e calcolo edge.

Nell’offerta di Pure Storage inoltre debutta la funzione (unica nel suo genere) Virtual Machines Assessment, con la promessa di aiutare i decisori IT a modernizzare le operazioni di virtualizzazione per i workload critici e a ottimizzare l’utilizzo delle risorse di archiviazione. Si possono sfruttare strumenti di monitoraggio delle prestazioni, pianificazione avanzata degli scenari e indicazioni per il corretto dimensionamento dei sistemi attraverso Pure1. Virtual Machines Assessment è disponibile gratuitamente per tutti i clienti con abbonamento Pure1.

Sul fronte della commercializzazione, una novità è l’offerta Universal Credits, che permette alle aziende di acquistare crediti utilizzabili successivamente su vari servizi. In questo modo si può evitare l’impegno e il vincolo su abbonamenti specifici, potendo comunque avere costi prevedibili.

“Ancora una volta Pure innalza l'asticella nelle piattaforme moderne per data storage”, ha commentato Ajay Singh, chief product officer di Pure Storage. “Sono anni che la rigidità del file storage obsoleto procura un enorme disservizio ai clienti rallentandoli e costringendoli a frequenti cicli di refresh tecnologico. Attraverso la piattaforma Pure Storage, Real-time Enterprise File e le novità di VM Assessment e Universal Credits permettono ai nostri clienti di navigare le rapide di un ambiente di business complesso in piena serenità”.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI