La prossima “next big thing” di Apple sarà molto probabilmente la realtà aumentata. Una nuova acquisizione da 30 milioni di dollari, quella della startup canadese Vrvana, è la più recente mossa della società di Tim Cook, stando alle dichiarazioni di fonti confidenziali di TechCrunch. Come d'abitudine, da Cupertino non sono arrivati annunci (e, interpellata dai giornalisti, l'azienda ha risposto con il rituale “no comment”), ma possiamo considerare la notizia attendibile sia perché fornita da una testata ferratissima sui rumors, sia perché coerente con molte scelte compiute da Apple negli ultimi tempi.
Con il rilascio di Arkit per iOS 11 l'azienda sta preparando il terreno per il debutto di nuove applicazioni mobili basate su realtà virtuale e automentata e, se sono vere le voci di corridoio, sta lavorando allo sviluppo dei suoi primi visori AR, in programma però non prima del 2020. La realtà virtuale è, inoltre, uno degli ambiti di applicazione delle tecnologie di InVisage, recentissimo acquisto della Mela, mentre la tedesca SensoMotoric Instruments (comprata durante l'estate) propone piattaforme e lenti per l' eye-tracking.
La decisione di comprare Vrvana è comunque l'indizio più evidente dell'interesse di Apple per un campo ancora da lei non esplorato, almeno dal punto di vista dell'hardware. Un campo frequentato, invece, dalla concorrenza: Microsoft si è certo mossa con un bell'anticipo sulla rivale con i suoi visori Hololens, oggi pronti al debutto in una serie di nuovi mercati (fra cui l'Italia).
Il piatto forte di Vrvana, nonché l'unico prodotto hardware mostrato sul sito dell'azienda, è Totem: un visore inclusivo di schermo Oled, videocamera, cam a infrarossi per l'hand tracking, microfono, altoparlanti stereo e sensori di movimento, capace di un angolo di visione di 120 gradi e personalizzabile tramite Sdk.
La descrizione del prodotto fornita sul sito Web lascia intuire la sua destinazione “business”, più che “consumer”: la sovrapposizione fra immagini del mondo tangibile e immagini digitali permette di creare “esperienze uniche di realtà mista”, mentre le funzionalità di tracciamento dei movimenti della mano e degli spostamenti della persone consentono “alla forza lavoro di manipolare oggetti virtuali con le loro mani” e di spostarsi liberamente nello spazio. La caratteristica distintiva, mostrata all'interno di alcuni prototipi, è la velocità con cui le immagini vengono catturare e visualizzate sullo schermo: Totem riduce la latenza a meno di tre millisecondi. In futuro niente vieterà a Apple – ma qui siamo nel campo delle speculazioni – di sviluppare ulteriormente questa tecnologie e di adattarla alle proprie finalità, per creare un nuovo oggetto del desiderio hi-tech destinato al grande pubblico.